martedì 27 novembre 2007
MERCATINO D'AVVENTO
domenica 25 novembre 2007
FATTI E MISFATTI DI UN (TRANQUILLO?) PAESE DI PROVINCIA
sabato 24 novembre 2007
FORTECHIARO COMPIE UN ANNO!
Fortechiaro ha 44 post ai quali sono stati aggiunti 62 commenti.
In un anno Fortechiaro ha ricevuto 3279 visite, per un totale di 4562 pagine visitate.
I visitatori che si sono collegati l'hanno fatto non solo da Paullo e dintorni, ma anche da tutta Italia e da diverse parti del mondo (ok, non si sa il motivo, ma tant'è...).
Da quando infatti è stato aperto, Fortechiaro è stato visitato da:
Questi dati sono stati elaborati da Shinystat.
mercoledì 21 novembre 2007
IL MENESTRELLO DEL LAGO DI COMO
Un folto e appassionato pubblico ha applaudito con entusiasmo all’auditorium Frassati di Paullo domenica 11 novembre Davide Bernasconi, in arte Van De Sfroos, il menestrello del lago di Como. Quasi tutte le sue canzoni fanno capo al lago, al suo spirito profondo, ai suoi lati sporchi e puliti, alle sue luci e alle ombre, ruotando attraverso tutti i paesi rivieraschi. Il suo repertorio, per lo più scritto e cantato in dialetto tremezzino (o laghée), è reso ancor più realistico e forte da storie che, anche se scomode, sono assolutamente poetiche. Storie di semplice ed umile umanità elevate ad autentica lirica. Il ricavato del concerto, organizzato dall’associazione Esserci con il patrocinio dell'amministrazione comunale, è stato devoluto in beneficenza alla Croce bianca di Paullo. Il concerto è stato preceduto dalla lettura, eseguita dalle ragazze del gruppo teatrale Frontiera, di testi di Renato e Rita Castelli, i fondatori dell’associazione che ha come scopo quello di ricordare la loro figlia Eliana, venuta a mancare ventenne tre anni fa. Con la sua chitarra, vibrante tra le mani, accompagnato dal virtuosismo del violino di Angapiemage Persico e dall’intensa voce di Tiziana Zoncada, Davide ha intrattenuto senza tregua il suo pubblico in quasi tre ore di parole e musiche altamente evocative, inframmezzate da battute e aneddoti di frugale comicità. Indimenticabili i personaggi - spessissimo dei veri outsider - del costruttore di motoscafi, del nonno e i biblici Adamo ed Eva scacciati dal Paradiso terrestre… “per una poma”. Un connubio, quello di ritmi etnico-popolari, tipicamente mediterranei e dialetto nordico assolutamente affascinante e carico di forti emozioni. Van De Sfroos è riuscito ad attrarre il suo pubblico in un’unità formale e contenutistica mirabilmente raggiunta e mantenuta con una vena irresistibile di ironia. In tempi di note strimpellate e parole banali, scusate, non è poco.
lunedì 12 novembre 2007
INCONTRO CON GUIDO OLDANI
Guido Oldani, affermato poeta (ha fatto anche parte della delegazione che ha rappresentato la poesia italiana a New York nel 2000), racconterà un po’ il suo percorso creativo e le sue passioni letterarie.
L’appuntamento è organizzato da C.g.s. Sprint, Associazione per l’arte, la cultura e il tempo libero (email: cgspaullo@libero.it).
La betoniera
l'acqua ha già il sale e su, le petroliere,
versano olio, come condimento,
alla zuppa di pesce navigante.
e la gabbia del cielo ha le sue penne
che portano la cacciagione in volo
e i vermi sono filo per cucire,
che tiene insieme ogni zolla nera
e il tutto è nella pancia di dio padre,
che ci mescola, dolce betoniera.
G. Oldani
venerdì 2 novembre 2007
IL COMPAESANO DON MICHELE
Settantanove anni, esile e ricurvo, ha ricevuto con commozione il riconoscimento, che intende premiare la dedizione, l’entusiasmo e la passione educativa di questo piccolo grande uomo che ha segnato in modo indelebile la memoria di tanti paullesi. Un uomo infaticabile, sempre pieno di iniziative e idee innovative, che fece costruire la piscina in oratorio, che organizzava pesche di beneficenza monumentali e che faceva saltare gli allenamenti a chi non andava a messa. Un personaggio tutto particolare, che nonostante i modi un po’ ruvidi e il rigore morale, attirava folle di ragazzi che vivevano praticamente in oratorio tutto il giorno. E in tempi difficili, il ‘68 e gli anni Settanta, tempi di contestazione e di violenza. Anni di piombo gravidi di angoscia e timore. Eppure Don Michele è riuscito, nella piccola realtà che gli era stata affidata, a dare un senso diverso all’esistenza di tante persone, in un ambiente sereno e famigliare dove i ragazzi potevano giocare, entrare in contatto con la natura (chi non ricorda l’orto, le gallìne e i nidi degli uccellini?) e imparare a credere in qualcosa di bello e autentico. Te lo sei meritato, Don Michele, di diventare uno di noi, per l’impegno e l’amore che hai profuso in questa comunità gratuitamente. E per aver cresciuto uomini e donne che ancora ti guardano come un esempio importante da onorare e seguire.
«Il Cittadino»