martedì 27 novembre 2007

MERCATINO D'AVVENTO

Anche Paullo avrà il suo mercatino d’Avvento. Senza pretese, certo, in confronto a quelli celebri del Trentino e del Tirolo. Ma, sicuramente, un pretesto genuinamente festoso di preparativi natalizi, i cui segni, già da tempo, risplendono nelle vetrine dei negozi e per le strade. Domenica 2 dicembre, nel pomeriggio, il portico dell’oratorio Frassati sarà ingombro di bancarelle che esporranno oggetti natalizi artigianali. Addobbi, idee regalo, piccoli e deliziosi pensieri per adornare la casa, soddisfare uno sfizio o ricordarsi di qualcuno a cui si vuole bene. E poi il mercatino sarà anche un momento di incontro, di chiacchiere e spensierata compagnia, com’è nella tradizione di un qualsiasi mercato che si rispetti. L’iniziativa è alla sua seconda edizione. Saranno presenti, oltre al Laboratorio di Natale dei bambini e delle mamme dell’oratorio, la Croce bianca, che organizzerà uno spazio per i più piccoli, e l'associazione Paullo for Kenya. Non mancherà, quindi, l'occasione per un gesto di solidarietà che, quando sincero e disinteressato, rivela il senso più autentico del Natale.

domenica 25 novembre 2007

FATTI E MISFATTI DI UN (TRANQUILLO?) PAESE DI PROVINCIA

Uno scippo in via Milano, vicino alla parrocchia, in pieno giorno: una signora che non voleva mollare la borsa, trascinata da un uomo imbacuccato e salvata dalle grida di una ragazza che hanno richiamato l’attenzione dei passanti. La rapina alla farmacia Borsa il giorno prima, giusto nel momento di chiusura, quando non c’era più nessuno. Il cassetto svuotato e tanta, tanta paura. Ancora fattacci di quotidiana ruberia, avvenuti pochi giorni fa, che incutono paura e sfiducia. Paura di essere derubati o maltrattati. Sfiducia nell’istituzione, che dovrebbe garantire protezione e sicurezza. Basta che incroci due tizi trasandati, magari stranieri e che ti chiedono qualcosa in un modo che avverti strano, e scatta il sospetto. Extracomunitari? Drogati? Ladri? Fannulloni da mantenere? Adesso circola pure la voce di spaccio di droga davanti alle scuole medie: ragazzini poco più grandi degli alunni che vendono spinelli. Siamo ormai circondati da dicerie, congetture e timori; respiriamo un’aria sempre più pesante di ansia e allarmismo che ci turba e ci fa uscire dalle mura domestiche inquieti e sospettosi. Ma pure in casa nostra non stiamo tranquilli, visto che ci giungono periodicamente notizie di furti nelle case, gli ultimi in via Gagarin, nei condomini di più recente costruzione. E il tam tam delle notizie negative si propaga inesorabile in tutta la popolazione che ci rimugina, si spaventa e lo ritrasmette colorendolo con i propri incubi. Ma dove andremo a finire? Cosa ne sarà dei nostri figli? Che futuro li attende? Si attendono risposte e non si sa neanche a chi porre le domande. Intanto, come reagiamo? Cosa facciamo concretamente? Tante chiacchiere, ma poi… quanti propongono qualche possibile via d’uscita? Quanti di quelli che parlano denunciano i misfatti o sollecitano interventi? E quando qualche coraggioso si espone, viene sostenuto dagli altri? O abbiamo la lingua solo per lamentarci?

sabato 24 novembre 2007

FORTECHIARO COMPIE UN ANNO!

In questi giorni Fortechiaro compie un anno. Era infatti un giorno di fine Novembre quando è stata presa la decisione di aprire un blog che parlasse di Paullo, senza grandi pretese, solo con la voglia di vedere che effetto avrebbe fatto. A distanza di un anno la soddisfazione non potrebbe essere maggiore. Ecco qui di seguito alcune statistiche che testimoniano quanto questo blog sia vivo e fequentato. Grazie a tutti i lettori e...tanti auguri Fortechiaro!

Fortechiaro ha 44 post ai quali sono stati aggiunti 62 commenti.

In un anno Fortechiaro ha ricevuto 3279 visite, per un totale di 4562 pagine visitate.

I visitatori che si sono collegati l'hanno fatto non solo da Paullo e dintorni, ma anche da tutta Italia e da diverse parti del mondo (ok, non si sa il motivo, ma tant'è...).
Da quando infatti è stato aperto, Fortechiaro è stato visitato da:
Italia, Belgio, Irlanda, Svizzera, Germania, Francia, Stati Uniti d'America, Nuova Zelanda, Cile, Regno Unito, Cina, Portogallo, Spagna, India, Malesia, Bosnia e Herzegovina, Croazia/Hrvatska, e da posti non precisati (Unione Europea, altri).

Questi dati sono stati elaborati da Shinystat.

mercoledì 21 novembre 2007

IL MENESTRELLO DEL LAGO DI COMO

Un folto e appassionato pubblico ha applaudito con entusiasmo all’auditorium Frassati di Paullo domenica 11 novembre Davide Bernasconi, in arte Van De Sfroos, il menestrello del lago di Como. Quasi tutte le sue canzoni fanno capo al lago, al suo spirito profondo, ai suoi lati sporchi e puliti, alle sue luci e alle ombre, ruotando attraverso tutti i paesi rivieraschi. Il suo repertorio, per lo più scritto e cantato in dialetto tremezzino (o laghée), è reso ancor più realistico e forte da storie che, anche se scomode, sono assolutamente poetiche. Storie di semplice ed umile umanità elevate ad autentica lirica. Il ricavato del concerto, organizzato dall’associazione Esserci con il patrocinio dell'amministrazione comunale, è stato devoluto in beneficenza alla Croce bianca di Paullo. Il concerto è stato preceduto dalla lettura, eseguita dalle ragazze del gruppo teatrale Frontiera, di testi di Renato e Rita Castelli, i fondatori dell’associazione che ha come scopo quello di ricordare la loro figlia Eliana, venuta a mancare ventenne tre anni fa. Con la sua chitarra, vibrante tra le mani, accompagnato dal virtuosismo del violino di Angapiemage Persico e dall’intensa voce di Tiziana Zoncada, Davide ha intrattenuto senza tregua il suo pubblico in quasi tre ore di parole e musiche altamente evocative, inframmezzate da battute e aneddoti di frugale comicità. Indimenticabili i personaggi - spessissimo dei veri outsider - del costruttore di motoscafi, del nonno e i biblici Adamo ed Eva scacciati dal Paradiso terrestre… “per una poma”. Un connubio, quello di ritmi etnico-popolari, tipicamente mediterranei e dialetto nordico assolutamente affascinante e carico di forti emozioni. Van De Sfroos è riuscito ad attrarre il suo pubblico in un’unità formale e contenutistica mirabilmente raggiunta e mantenuta con una vena irresistibile di ironia. In tempi di note strimpellate e parole banali, scusate, non è poco.

lunedì 12 novembre 2007

INCONTRO CON GUIDO OLDANI

Paullo, venerdì 16 novembre, oratorio Pier Giorgio Frassati, via Mazzini 31, ore 21.
La serata, dal titolo “Segreti e poeti”, rientra nell’ambito di una serie di incontri sulla scrittura creativa, che si propongono di offrire spunti di lettura e suggerimenti per chi ama scrivere.
Guido Oldani, affermato poeta (ha fatto anche parte della delegazione che ha rappresentato la poesia italiana a New York nel 2000), racconterà un po’ il suo percorso creativo e le sue passioni letterarie.
L’appuntamento è organizzato da C.g.s. Sprint, Associazione per l’arte, la cultura e il tempo libero (email: cgspaullo@libero.it).

La betoniera

l'acqua ha già il sale e su, le petroliere,

versano olio, come condimento,

alla zuppa di pesce navigante.

e la gabbia del cielo ha le sue penne

che portano la cacciagione in volo

e i vermi sono filo per cucire,

che tiene insieme ogni zolla nera

e il tutto è nella pancia di dio padre,

che ci mescola, dolce betoniera.

G. Oldani

venerdì 2 novembre 2007

IL COMPAESANO DON MICHELE

Don Michele Bassanetti è diventato il primo e unico cittadino onorario di Paullo. Da domenica 28 ottobre, quando è stato applaudito da una folla di ex-giovani (ormai quaranta-cinquantenni) che lo hanno conosciuto e amato dal 1966 al 1975. All'epoca don Michele era il prete dell’oratorio.
Settantanove anni, esile e ricurvo, ha ricevuto con commozione il riconoscimento, che intende premiare la dedizione, l’entusiasmo e la passione educativa di questo piccolo grande uomo che ha segnato in modo indelebile la memoria di tanti paullesi. Un uomo infaticabile, sempre pieno di iniziative e idee innovative, che fece costruire la piscina in oratorio, che organizzava pesche di beneficenza monumentali e che faceva saltare gli allenamenti a chi non andava a messa. Un personaggio tutto particolare, che nonostante i modi un po’ ruvidi e il rigore morale, attirava folle di ragazzi che vivevano praticamente in oratorio tutto il giorno. E in tempi difficili, il ‘68 e gli anni Settanta, tempi di contestazione e di violenza. Anni di piombo gravidi di angoscia e timore. Eppure Don Michele è riuscito, nella piccola realtà che gli era stata affidata, a dare un senso diverso all’esistenza di tante persone, in un ambiente sereno e famigliare dove i ragazzi potevano giocare, entrare in contatto con la natura (chi non ricorda l’orto, le gallìne e i nidi degli uccellini?) e imparare a credere in qualcosa di bello e autentico. Te lo sei meritato, Don Michele, di diventare uno di noi, per l’impegno e l’amore che hai profuso in questa comunità gratuitamente. E per aver cresciuto uomini e donne che ancora ti guardano come un esempio importante da onorare e seguire.

L'immagine è tratta da
«Il Cittadino»