Una bella prova quella del coro Bardos Lajos, ovvero il concerto di Natale che si è tenuto nella chiesa parrocchiale il 22 dicembre alla presenza di una numerosa platea, del sindaco e del parroco don Sandro.
L’ iniziativa, compresa nella rassegna “Natale Insieme” organizzata dal comune, anche quest’anno ha avuto un buon successo. Chi si aspettava di ascoltare le solite, per quanto commoventi, melodie natalizie si è trovato ad assistere invece a uno spettacolo innovativo, anche dal punto di vista tecnologico, ricco di suggestioni antiche e di emozioni moderne. Lo spettacolo è iniziato nel buio, con un sottofondo di tonfi quasi inquietanti. Sullo sfondo, a celare l’altare, un grande telone bianco sul quale venivano proiettate immagini di paesaggi e di bambini di tutto il mondo. L’irrompere della luce, dapprima confusa, poi definita in forme e colori sempre più nitidi è stata seguita dal silenzioso allinearsi del coro sulla scalinata. E finalmente, ecco illuminarsi tutto, e sotto la vibrante direzione del maestro Giorgio Oreglio, scaturire con soave leggerezza il canto che ben si accordava alle fotografie meravigliose che si susseguivano sullo sfondo. I brani eseguiti sono stati proposti in un arrangiamento insolito, a più voci che si rincorrevano ed intrecciavano in un equilibrio armonico di alto livello. Tra i più noti, “Mentre il silenzio”, l’“Aria sulla quinta corda”, il simpatico “Carissimo Pinocchio", il celebre “Bianco Natale” e l’immancabile “Jingle Bells” (originale l’esecuzione accompagnata dai campanelli).
In omaggio a don Sandro, “Signore delle cime”, sempre di struggente bellezza, e per chiudere alla grande un’Ave Maria composta dallo stesso Oreglio. Un’ora di forte suggestione, non molto tempo, come ha ricordato il maestro, ma denso di significati e di emozioni. Auguri “cantati” di pace, serenità e bellezza, come ha anche sottolineato il parroco, che è sempre bello accogliere e partecipare.