lunedì 3 dicembre 2007
GASP! IL G.A.S. DI PAULLO
martedì 27 novembre 2007
MERCATINO D'AVVENTO

domenica 25 novembre 2007
FATTI E MISFATTI DI UN (TRANQUILLO?) PAESE DI PROVINCIA
sabato 24 novembre 2007
FORTECHIARO COMPIE UN ANNO!

Fortechiaro ha 44 post ai quali sono stati aggiunti 62 commenti.
In un anno Fortechiaro ha ricevuto 3279 visite, per un totale di 4562 pagine visitate.
I visitatori che si sono collegati l'hanno fatto non solo da Paullo e dintorni, ma anche da tutta Italia e da diverse parti del mondo (ok, non si sa il motivo, ma tant'è...).
Da quando infatti è stato aperto, Fortechiaro è stato visitato da:
Questi dati sono stati elaborati da Shinystat.
mercoledì 21 novembre 2007
IL MENESTRELLO DEL LAGO DI COMO
Un folto e appassionato pubblico ha applaudito con entusiasmo all’auditorium Frassati di Paullo domenica 11 novembre Davide Bernasconi, in arte Van De Sfroos, il menestrello del lago di Como. Quasi tutte le sue canzoni fanno capo al lago, al suo spirito profondo, ai suoi lati sporchi e puliti, alle sue luci e alle ombre, ruotando attraverso tutti i paesi rivieraschi. Il suo repertorio, per lo più scritto e cantato in dialetto tremezzino (o laghée), è reso ancor più realistico e forte da storie che, anche se scomode, sono assolutamente poetiche. Storie di semplice ed umile umanità elevate ad autentica lirica. Il ricavato del concerto, organizzato dall’associazione Esserci con il patrocinio dell'amministrazione comunale, è stato devoluto in beneficenza alla Croce bianca di Paullo. Il concerto è stato preceduto dalla lettura, eseguita dalle ragazze del gruppo teatrale Frontiera, di testi di Renato e Rita Castelli, i fondatori dell’associazione che ha come scopo quello di ricordare la loro figlia Eliana, venuta a mancare ventenne tre anni fa. Con la sua chitarra, vibrante tra le mani, accompagnato dal virtuosismo del violino di Angapiemage Persico e dall’intensa voce di Tiziana Zoncada, Davide ha intrattenuto senza tregua il suo pubblico in quasi tre ore di parole e musiche altamente evocative, inframmezzate da battute e aneddoti di frugale comicità. Indimenticabili i personaggi - spessissimo dei veri outsider - del costruttore di motoscafi, del nonno e i biblici Adamo ed Eva scacciati dal Paradiso terrestre… “per una poma”. Un connubio, quello di ritmi etnico-popolari, tipicamente mediterranei e dialetto nordico assolutamente affascinante e carico di forti emozioni. Van De Sfroos è riuscito ad attrarre il suo pubblico in un’unità formale e contenutistica mirabilmente raggiunta e mantenuta con una vena irresistibile di ironia. In tempi di note strimpellate e parole banali, scusate, non è poco.
lunedì 12 novembre 2007
INCONTRO CON GUIDO OLDANI

Guido Oldani, affermato poeta (ha fatto anche parte della delegazione che ha rappresentato la poesia italiana a New York nel 2000), racconterà un po’ il suo percorso creativo e le sue passioni letterarie.
L’appuntamento è organizzato da C.g.s. Sprint, Associazione per l’arte, la cultura e il tempo libero (email: cgspaullo@libero.it).
La betoniera
l'acqua ha già il sale e su, le petroliere,
versano olio, come condimento,
alla zuppa di pesce navigante.
e la gabbia del cielo ha le sue penne
che portano la cacciagione in volo
e i vermi sono filo per cucire,
che tiene insieme ogni zolla nera
e il tutto è nella pancia di dio padre,
che ci mescola, dolce betoniera.
G. Oldani
venerdì 2 novembre 2007
IL COMPAESANO DON MICHELE

Settantanove anni, esile e ricurvo, ha ricevuto con commozione il riconoscimento, che intende premiare la dedizione, l’entusiasmo e la passione educativa di questo piccolo grande uomo che ha segnato in modo indelebile la memoria di tanti paullesi. Un uomo infaticabile, sempre pieno di iniziative e idee innovative, che fece costruire la piscina in oratorio, che organizzava pesche di beneficenza monumentali e che faceva saltare gli allenamenti a chi non andava a messa. Un personaggio tutto particolare, che nonostante i modi un po’ ruvidi e il rigore morale, attirava folle di ragazzi che vivevano praticamente in oratorio tutto il giorno. E in tempi difficili, il ‘68 e gli anni Settanta, tempi di contestazione e di violenza. Anni di piombo gravidi di angoscia e timore. Eppure Don Michele è riuscito, nella piccola realtà che gli era stata affidata, a dare un senso diverso all’esistenza di tante persone, in un ambiente sereno e famigliare dove i ragazzi potevano giocare, entrare in contatto con la natura (chi non ricorda l’orto, le gallìne e i nidi degli uccellini?) e imparare a credere in qualcosa di bello e autentico. Te lo sei meritato, Don Michele, di diventare uno di noi, per l’impegno e l’amore che hai profuso in questa comunità gratuitamente. E per aver cresciuto uomini e donne che ancora ti guardano come un esempio importante da onorare e seguire.
«Il Cittadino»
martedì 30 ottobre 2007
BELLA, COME UNA MATTINA DI ACQUA CRISTALLINA...

sabato 27 ottobre 2007
UNA BUONA IDEA PER QUALCHE SABATO DIVERSO

giovedì 18 ottobre 2007
SCRITTURA CREATIVA

Si tratta di serate pensate come momenti di dialogo e scambio culturale, guidati ogni volta da professionisti della scrittura, che suggeriranno autori, letture e piccoli consigli per migliorare la propria tecnica di scrittura e imparare ad esprimere le proprie emozioni.
Per quanti amano leggere, insomma, e vorrebbero scrivere, o scrivono, racconti, articoli, saggi e, perché no, romanzi!
L'anno scorso il clima informale e colloquiale di questi incontri è risultato positivo e apprezzato, ci auguriamo dunque che anche in questo secondo ciclo possano nascere nuovi stimoli e nuove amicizie.
domenica 14 ottobre 2007
LA SOTTOVESTE SOPRA LA GONNA

mercoledì 10 ottobre 2007
MONDO CANE

domenica 7 ottobre 2007
PAULLO BRUCIA?
Qualche giorno fa, di buon’ora (intorno alle 3), il sonno dei paullesi è stato disturbato da sirene spiegate e da rumore di scoppi, come di petardi. L’autopompa dei vigili del fuoco accorreva a spegnere le fiamme appiccate a carta e cartoni nei pressi della cooperativa Reduci. In un altro punto del paese, una macchina incendiata. Ancora altri episodi di fuoco, dopo l’incendio in oratorio il 3 settembre, quando verso le quattro del mattino, alcuni vicini allarmati dal bagliore del fuoco hanno tempestivamente avvisato il sacerdote, evitando così il propagarsi delle fiamme che hanno incenerito il deposito della carta. Episodi di questo tipo non sono una novità, qualche tempo fa davanti a un condominio in via Santa Maria in Pratello venne incendiato per due volte il cassonetto della carta, tanto che i condomini da allora lo ritirano nella zona box. Non è il caso di fare inutile allarmismo… ma questi sono segnali di mancanza di rispetto nei confronti degli altri. Appiccare il fuoco non può mai essere considerato una semplice marachella o uno scherzo di cattivo gusto. Come anche spaccare vetri o imbrattare muri. Serve solo a danneggiare, a creare ansia e sospetto nei confronti del prossimo. Perchè non usare tempo ed energie per costruire invece di distruggere?
venerdì 5 ottobre 2007
UNA PRECISAZIONE
Lo dico perchè in uno di questi commenti, riferito a un altro commento precedente, si legge:
D'altra parte leggo sul tuo blog post che parlano di politica (...)
credo che questo spazio tu l'abbia creato per scambiare opinioni anche diverse (...)
Da queste frasi ho dedotto il fraintendimento.
Il creatore del blog e di tutti i post NON è chi scrive i relativi commenti.
Credo che questi siano equivoci che possono crearsi, tuttavia ho preferito chiarire la questione prima che generasse ulteriori fraintendimenti.
Detto questo vi ringrazio per le continue visite a questo blog e per tutte le vostre opinioni SEMPRE ben accette.
giovedì 4 ottobre 2007
LA PIAZZA DELLA PAURA

La piazza della paura: furti e rapine a raffica. I commercianti sono esasperati: c’è chi si è visto svaligiare il negozio dodici volte in otto anni di attività in centro. Una città violenta, e ora Paullo ha paura. Rapine, furti, episodi di spaccio di droga sono all'ordine del giorno.
Paullo. È una vera e propria escalation di violenza quella che sta vivendo la periferia di Milano. Rapine, furti, episodi di spaccio spaventano sempre di più la gente. E Paullo non è certo un’isola felice. Perché, sebbene i dati diffusi dalla prefettura confermino una lieve diminuzione dei reati contro le cose e le persone, per molti paullesi la situazione continua peggiorare, un anno dopo l’altro, senza che si riesca a trovare il freno giusto al dilagare della microcriminalità. Le telecamere non bastano, i vigili sono pochi, i carabinieri di Paullo (nonostante l’incremento d’organico) non possono garantire una presenza massiccia per il numero di uomini a disposizione, mentre quelli di San Donato sono troppo distanti per il servizio di radiomobile che deve garantire la copertura di un territorio ampio che si spinge fino a San Colombano. L’ultimo episodio da registrare è stato l’assalto a Banca Intesa, in piazza Pertini: un commando ha fatto saltare con acetilene il bancomat. «Non siamo più sicuri nemmeno in casa nostra - spiega Luca Lavinci (An) -. Non bastano più gli allarmi, né le grate di ferro alle finestre. Adesso usano pure l’esplosivo. Cose da pazzi!». Il rischio è altissimo: simili boati generati da ordigni possono provocare gravissimi danni alle struttura dei palazzi. I segni sono evidenti: ci sono crepe grosse un dito all’interno all’interno della filiale. Basta un calcolo errato dell’esplosivo e dalle incrinature nei muri e sulle colonne, si può aprire la voragine e quindi un crollo. «Per di più nessun allarme con sirena si è sentito, né interno né esterno alla banca», commenta Lavici. Su una via trafficatissima e in un orario impensabile, i ladri hanno fatto quello che volevano. Per giunta mettendo a rischio non solo i passanti, ma soprattutto coloro che abitano nella palazzina. La via ospita un negozio di vestiti di marca ed uno d’ottica: entrambi, naturalmente, più volte preda dei malviventi. Lia Corti ha subito 12 furti in 8 anni,
Emiliano Cuti
domenica 30 settembre 2007
PAULLO IN GITA A PARMA

giovedì 27 settembre 2007
DOPO LA SCUOLA

E dopo la botta di fortuna del finanziamento… non resta che rimboccarsi le maniche e partire!
giovedì 20 settembre 2007
FESTA POPOLARE DELLA SINISTRA UNITA
martedì 11 settembre 2007
LA MADONNA E I FAZZOLETTINI BIANCHI

martedì 4 settembre 2007
E ANCHE IL CONSORZIO VA GIÙ
L'ennesima amnesia nella nostra memoria storica...
sabato 14 luglio 2007
COLTIVIAMO L'EDUCAZIONE E IL BUON SENSO
Ultimamente durante un funerale, una frotta di parenti, disseminava il percorso verso il cimitero di fiori di tutte le dimensioni, compreso il filo di ferro attorcigliato al gambo, ma i due vigili presenti si sono ben guardati dall'intervenire.
L'inquinamento acustico, specie in questa stagione, non è da meno. Ma come fai a beccare i bulli che impazzano con motorini e moto dallo scappamento irregolare, attorno alla mezzanotte, se non sei lì presente in qualche modo? Come fai, se dopo l'orario d'ufficio non c'è più nessuno in grado di vigilare e la cittadinanza è lasciata completamente in balia dei teppisti sino a giorno seguente inoltrato?
martedì 10 luglio 2007
QUANDO IL ROCK ISPIRA SENTIMENTI POSITIVI

Venerdì sera molto attesa era l’apertura, con un tributo a Luciano Ligabue del gruppo Primaclasse insieme a Max Cottafavi, che ha richiamato un buon numero di appassionati entusiasti. Cottafavi, chitarrista di Ligabue dal 1989, era un po’ il nome di punta in cartellone. A questo primo appuntamento di cover n’è seguito un altro, dai toni musicali un po’ più aggressivi: l’esibizione, sabato sera, dell’hard rock band Mr. Pig di Reggio Emilia. Qui molti amanti del genere, anche gente proveniente da fuori, si sono scatenati divertiti sulle cover degli anni 80 e sui brani della formazione. Già, perché i quattro impavidi e abilissimi musicisti emiliani sono amici dei ragazzi dell’Oink fans club, la compagnia di loro sostenitori che ha sede in Castiraga Vidardo, dove inizialmente si teneva l’Orarock (la prima edizione risale al 2003).
L’impegno dell’associazione è sempre animato da genuino spirito oratoriano: si adopera perché la passione per la musica diventi anche un momento di forte e sana aggregazione. E proprio questo si è visto in quel di Paullo, dove hanno collaborato alla riuscita delle tre serate gratuite di concerti live anche diversi ragazzi del posto. In tutto 25-30 volontari si sono così rimboccati le maniche, chi a predisporre palco, luci eccetera, mantenendo sempre sotto controllo la situazione, chi affaccendandosi al servizio ristoro o nella sottoscrizione a premi; inoltre la giuria che ha decretato i vincitori del concorso musicale per gruppi emergenti organizzato dall’Ufficio pastorale giovanile della diocesi (ai quali vanno 600 euro in buoni per l’acquisto di strumentazioni musicali), domenica sera, era anch’essa composta da giovani intenditori e musicisti.
Nella finale paullese, dopo sette serate eliminatorie negli oratori cui hanno partecipato 21 gruppi del territorio, hanno suonato i lodigiani Mako (che si dedicano al progressive rock e sono i vincitori della sezione “cover”), gli energici LifeStream di Rivolta d’Adda, l’hard rock band Revolver di Lodi Vecchio (che l’ha spuntata nella categoria “original”) e i Marasma General di Melegnano, con il genere musicale Patchanka, ricco di commistioni.
Questa serata conclusiva seguiva la Santa Messa rock celebrata, alle 19, da don Angelo Manfredi, direttore dell’Ufficio pastorale giovanile. È stata insomma una tre giorni di festa vivace e pulita, in cui lo spirito rock è servito questa volta a lanciare positivi messaggi di amicizia e solidarietà, testimoniati anche dall’impegno degli organizzatori a devolvere in beneficenza il ricavato degli incassi, in particolare all’associazione Duchenne parent project, che finanzia la ricerca contro una grave forma di distrofia muscolare detta appunto “morbo di Duchenne”.
lunedì 2 luglio 2007
SORRISI BIELORUSSI
Al confine con la Bielorussia si trova la tristemente famosa Chernobyl (Ucraina), teatro vent’anni fa di una delle più grandi sciagure nucleari della storia: pare che l'incidente abbia rilasciato una quantità di radiazioni pari a 100 volte quelle rilasciate in occasione della bomba caduta su Hiroshima. Le conseguenze del disastro continuano tutt’ora a provocare severi danni alla salute delle popolazioni colpite. Oltre all’alta percentuale di malattie come leucemie e tumori alla tiroide, si registrano nella popolazione infantile salute cagionevole e facile affaticamento psicologico oltre all’abbassamento delle difese immunitarie. Negli abitanti della zona colpita, inoltre, è diminuita la qualità di vita e molti si sono ritrovati disoccupati o in condizione di povertà; tra gli sfollati sono più alti il numero di suicidi e di alcolizzati.
L’esperienza di accoglienza, in sé molto ricca di solidarietà e umanità, è piuttosto impegnativa, soprattutto per “i nuovi”: per i bambini più piccoli, perché non è facile lasciare la famiglia e la terra d’origine e partire per un altro paese dove trascorreranno sei settimane in una casa di perfetti sconosciuti; per la famiglia ospitante, perché non ci si capisce, perché non si mangiano gli stessi alimenti e i ritmi quotidiani sono completamente scombussolati. L’impatto con questi ragazzi spesso spauriti e malinconici che arrivano con la valigia vuota e gli occhi umidi non è proprio consolante.
Saremo in grado di offrire l’affetto, la pazienza e le attenzioni dei quali hanno bisogno?
Domanda più che lecita. Ma tutto questo sforzo è ampiamente ricompensato dalla ventata di novità che entra nella casa, rimettendo tutti un po’ in discussione, riabituandoci ad essere un po’ più comprensivi e disponibili ad incontrare l’altro e a volergli bene. Certo, non mancano le incomprensioni e magari dei rimproveri per qualche atteggiamento non proprio corretto (in fondo, sono bambini). Il loro soggiorno può diventare anche un’esperienza affettiva ed educativa importante: spesso vivono in famiglie disgregate, affidati a parenti, o più semplicemente in contesti di disinteresse e semi-abbandono. Alcune famiglie paullesi continuano da diversi anni l’esperienza con i ragazzi e l’attesa della vacanza è davvero sospirata sia in Italia sia in Bielorussia.
Il sorriso di questi bambini, che giocano e si entusiasmano per ogni piccola cosa, ci testimonia che per la solidarietà non esistono confini.
domenica 1 luglio 2007
BUON COMPLEANNO, ENRICO
chi mai sarà
Sbadiglia una finestra
Galleggiando dolcemente
chi mai sarà
chi mai sarà quell’uomo in frac.
Da "Vecchio frac" di Domenico Modugno
sabato 30 giugno 2007
CHI HA SENSO NON ASPETTI SENSO

domenica 27 maggio 2007
LIBRI, CARI AMICI

giovedì 24 maggio 2007
CHE BELLE LE CATENE GIALLE!

Bambini siete avvertiti: qualora foste tentati di fuggire dalla scuola, le imperturbabili catene gialle (e gli irremovibili blocchi di cemento annessi) daranno una bella ridimensionata ai vostri sogni di libertà!
sabato 12 maggio 2007
CIAO ROSA
ti ho visto giovedì sera, avrei voluto dirti tante cose, ma non mi è uscita una parola.
Ti ho abbracciato e ho pianto; volevo essere forte, darti forza e farti sentire l’affetto e il calore di cui sicuramente hai bisogno, ma ti ho guardato e non sono riuscita a dirti proprio nulla. Qualsiasi cosa ti avessi detto poteva sembrare banale e scontata, volevo dirti solo una parola, una parola speciale che facesse tornare nei tuoi bellissimi occhi un lampo di luce.
Poi ho pensato che se il destino avesse portato via una delle mie figlie, non avrei voluto nessuna parola, nessun gesto, nessun abbraccio, avrei voluto solo uno sguardo che nessuno poteva regalarmi: quello di mia figlia.
Io non posso regalarti lo sguardo di Federica, non posso regalarti il suo sorriso, la sua voce o il suo profumo… posso solo dirti che ogni giorno la penserò e penserò a te.
Lei ora è tranquilla, tu devi ritrovare la tua tranquillità, devi raccogliere tutte le tue forze e guardare al domani, perché il domani è Sara, il tuo domani è il suo domani e lei avrà bisogno dei tuoi abbracci e dei tuoi consigli.
Quando giovedì ti ho abbracciato, mi hai detto: “sto male… mi sento vuota…” Hai ragione a sentirti vuota, parte di te è partita con Federica, ma parte di te è qui con noi. La parte di te rimasta qui deve essere piena d’amore, di affetto, di stima, di incoraggiamento, di vita per te stessa, per Sara e per tutte le persone che ti vogliono bene. Fatti coraggio Rosa, fatti forza per alzarti tutte le mattine e ricominciare a vivere, sarà dura è vero, ma guarda avanti, hai ancora una vita da vivere e hai ancora tanto da dare. Federica non sarà con te, ma ti guiderà e tu la ritroverai ogni giorno nel tuo cuore…
Forza Rosa, fatti coraggio e vivi per te, per Sara e per Federica.
mercoledì 9 maggio 2007
CONCERTO DI CHITARRA CLASSICA

sabato 28 aprile 2007
venerdì 16 marzo 2007
UN BACIO A GILDA
martedì 13 marzo 2007
CIAO GILDA!

lunedì 12 marzo 2007
AI FORNELLI!

Seguiti e consigliati da uno staff di mamme e amiche appassionate di culinaria, in un clima di nostrana allegria, affetteranno, sbucceranno e condiranno come in un gioco spassoso. E chissà che non riescano a preparare invitanti e succulenti manicaretti come quelli fissati in questi scatti del fotografo paullese Antonio Russo. Sicuramente, non mancheranno i piccoli intermezzi, qualche pezzetto di cibo finirà per terra, qualche altro finirà furtivo in qualche boccuccia golosa, ma alle 19.30, con le mani unte e lo stomaco che brontola, tutti via ad apparecchiare il tavolone per la cena insieme. Le signore arriveranno con le pentole fumanti e sotto a chi tocca, i piatti di plastica passati velocemente e riempiti di fumante pietanza. Intanto si canterà, il sempre benvoluto don Guglielmo si siederà tra i ragazzi e mangerà con loro, chiacchierando amabilmente. Finalmente ci si rilasserà tutti, si assaporeranno i frutti delle fatiche comuni e ci si potrà anche lasciar andare in qualche frivola chiacchierina. Come in una grande famiglia… Alla fine, tutti a sparecchiare e a riordinare, mentre le donne laveranno e riassetteranno la cucina. E dopo i saluti, via a casa perché il lunedì ricominciano la scuola e le fatiche quotidiane. Però, con quel senso di leggerezza e di serenità che solo la genuinità delle cose fatte insieme e condivise possono donare.
sabato 10 marzo 2007
NOTE POPOLARI PER L'8 MARZO DELLE PAULLESI
I nomi dei musicisti che si esibiranno probabilmente suonano sconosciuti a molti, ma sono quelli di affermati professionisti: il violinista Angapiemage Galliano Persico ha un copioso e variegato bagaglio di esperienze e dalla fine degli anni 90 lavora con Davide van de Sfroos, cantore del lago di Como; Tiziana Zoncada, cantante, nel 2005 ha seguito tra l’altro le coreografie del fortunato “Akuaduulza tour” dello stesso van de Sfroos. Nel 2006 hanno fondato appunto gli Jentu, che nel dialetto di alcune regioni del Mediterraneo significa “vento”. «Come il vento, così la musica non può essere fermata, e unisce tutti i popoli attraversando i problemi e le speranze della gente semplice, che molto spesso sono sostenuti proprio dalle donne» fa notare Renato Castelli, il quale ha fortemente voluto questa serata.
Il ricordo da rinnovare è quello di Eliana, la giovanissima figlia che Castelli e sua moglie Rita hanno perso più di due anni fa. I coniugi ci tengono tantissimo ad avvicinarsi agli altri e stanno provando a riemergere un po’ dalla cupa voragine del dolore organizzando degli spettacoli (questo è il quarto) adatti a tutte le età, in cui al talento di valenti musicisti e attori si accompagna sempre una bella e profonda corrente di sentimento. Insieme ad alcune persone a loro vicine si propongono come “Esserci (perché il ricordo diventi futuro)”.
Con Galliano Persico e la Zoncada ci saranno stasera anche Max Malavasi (batteria e percussioni), Massimo Villa (chitarra), Roberto Parlotti (fisarmonica), Davide Aldini (flauto) ed Edoardo Perlasca, chitarrista e voce della Bandesfroos. Inoltre parteciperanno i giovani del gruppo teatrale Frontiera di Paullo, che volentieri ogni volta si lasciano coinvolgere per leggere e interpretare le parole scritte da Renato e Rita Castelli. Ed è bello vedere che l’abbraccio della comunità paullese a questa famiglia parte proprio da loro, il cui entusiasmo appartiene a un flusso vitale inarrestabile.
lunedì 5 marzo 2007
ANCHE PAULLO NEL FIRMAMENTO DELLA LETTERATURA
La gestione economica e tecnica del premio “Lago Gerundo” è del comune, mentre quella artistica è del valente autore Franco Celenza. Inoltre ci sono i patrocini della regione Lombardia e delle province di Milano e Lodi.
Fino al 31 marzo si possono inviare i propri elaborati alla biblioteca comunale per concorrere nelle sezioni riguardanti poesia, narrativa, anglistica, teatro, saggistica e giovani autori. Eccetto per quest’ultima, i vincitori unici di ognuna di esse riceveranno 500 euro ciascuno. La quota di partecipazione (non richiesta ai giovani, premiati con buoni per l’acquisto di libri, Cd o Dvd) è di 25 euro. Chi volesse informazioni precise può trovare il bando sul sito www.comune.paullo.mi.it o scrivere ad associazionefrontiera@hotmail.com.
E non è finita, anche per la giuria le cose sono state fatte in grande: a comporla l’editore Nicola Crocetti, il professore universitario John Meddemmen, il poeta Giancarlo Pontiggia, lo storico del teatro Giovanni Antonucci, la paullese dottoressa Rosy Lorenzini e lo stesso Celenza. Insomma, nomi autorevoli ai quali si aggiungono quelli degli attori e doppiatori Enrico Bertorelli, Enrico Maggi e Raffaele Farina, che nel corso della premiazione (sabato 5 maggio) reciteranno alcuni brani dai testi vincitori. Come annunciato, così la cerimonia conclusiva presso la Casa dell’acqua di via Buonarroti sarà quindi sia un momento di cultura sia di spettacolo. Che ci auguriamo però un po’ più rapido e leggero rispetto agli anni passati.
venerdì 2 marzo 2007
IL RITRATTO DI UNA PARTE DEL MONDO

Ostinazione e buona volontà l’hanno portato a mettere in piedi un sodalizio che dal 1997 lavora per la zona di missione di padre Borlini, assai depressa: i fondi raccolti in questi dieci anni sono serviti per costruire in alcuni villaggi complessi scolastici, un acquedotto e di recente un pozzo artesiano a Karungu. A quest’ultima impresa, da perfezionare nell’imminente, hanno contribuito il Cap (Consorzio acqua potabile della provincia di Milano) e i comuni di Paullo, Colturano, Cervignano d’Adda, Merlino e Tribiano, oltre a numerosi benefattori privati. Mariani, classe 1938, impresario edile, ha sempre partecipato direttamente ai lavori con altri associati. Attualmente “Paullo for Kenya” conta 228 soci e riesce a portare avanti una sessantina di adozioni a distanza.
L’anno scorso il simpatico paullese è stato addirittura nominato Cavaliere al merito della Repubblica italiana. Onorificenza meritatissima, giacché di volontariato ne ha svolto parecchio: dalle sue oltre centoquaranta donazioni di sangue agli spettacoli organizzati per la parrocchia, con un Mariani macchiettista imitatore cantante, animato dal medesimo slancio vitale che lo ha portato a fondare lo Sci club e il Gruppo podisti paullesi, di cui è ancora presidente.
A casa di Mariani c’è un’atmosfera di cordialità, di bonomia e di entusiasmo: sotto gli occhi attenti della sua vice, Antonella Damini, l’infaticabile presidente racconta il sud-ovest del Kenya tra foto, ricordi, nuovi progetti e qualche bicchiere di buon vino (che è vietato rifiutare!). Con poche parole ma con tanto vero sentimento, ci rappresenta il ritratto di una parte del mondo che soffre povertà, miseria e malattie (il distretto di Karungu è messo in ginocchio dall’Aids, che ha causato molte morti e molti orfani, spesso malati anch’essi). Ma ciononostante, trova ancora la forza di sperare e sognare grazie ai contributi, anche piccoli ma pur sempre preziosi, di una miriade di persone dal cuore grande.
mercoledì 28 febbraio 2007
DEPRESSIONE: UN MALE CURABILE
Non è facile diagnosticare la malattia depressiva, una patologia molto diffusa che causa gravi disagi oltre che al paziente, alla sua famiglia e alla società. La depressione non è quella tristezza fisiologica che ogni essere umano sperimenta quando prova sfiducia e malinconia in seguito alla compromissione di uno scopo con conseguente senso di perdita. La depressione è una patologia grave che non si risolve spontaneamente, ma che presenta una serie di sintomi ben precisi che perdurano nel tempo. La persona affetta da depressione incomincia con l’avvertire un disagio e non si riconosce più, si sente profondamente cambiata rispetto a com’era prima, cioè: abulica, molto rallentata e stanca; senza volontà, non riesce a reagire e a nulla valgono i tentativi di chi le consiglia di impegnarsi ad affrontare la sua condizione, anzi possono risultare controproducenti, perché innescano nella persona malata sensi di colpa e incapacità; disinteressata, anche nelle più semplici azioni quotidiane (lavarsi, vestirsi ecc…); disperata, non si proietta nel futuro, vede solo il niente davanti a sé; inibita psichicamente, fatica a pensare; addolorata moralmente, sperimenta il vuoto interiore; pessimista, in frattura con la realtà. Vede solo i lati negativi e non è in grado di prendere decisioni. La conseguenza estrema, il suicidio, è fortunatamente rara; il soggetto soffre inoltre di disturbi neurovegetativi (perturbazioni del ciclo sonno-veglia, dell’appetito, del desiderio sessuale…); emotivamente provato, incapace di entrare in sintonia con la realtà, non è reattivo.
Una volta accertata la condizione di depressione, è necessario che il paziente si affidi a uno specialista che lo tratti con i farmaci adatti, con la psicoterapia e con la psicoeducazione (è estremamente importante che il malato venga adeguatamente informato sulla depressione e sulla terapia). I farmaci aiutano il depresso a superare la condizione di stanchezza, di disagio fisico e migliorano il tono dell’umore, ma occorre anche una terapia psicologica per riparare il male psichico e interiore e prevenire le ricadute, che possono presentarsi nei cambi di stagione o in momenti di difficoltà e stress. Infatti, la depressione è una malattia complessa, con cause genetiche, dovute alle interazioni di diversi geni predisponenti (malattia multifattoriale) e cause esterne (un problema, un lutto, una malattia…) che scatenano la malattia. Della prevenzione è anche responsabile il paziente stesso, che è chiamato a modificare lo stile di vita (e di pensiero) imparando a dominarsi, a riconoscere i propri limiti (nessuno è perfetto!), a non sentirsi sempre obbligato a “dover fare”, a pensare positivo. A tal riguardo, l’attento don Sudati ha distribuito come “gadget” un libricino intitolato Piccoli passi contro la depressione, pensieri, poesie e preghiere da lui stesso raccolti, che tirano su il morale e aiutano a cogliere gli aspetti migliori dell’esistenza.
Moltissimi gli interventi, spesso storie personali di depressione, tesi a chiarire la natura della malattia mentale (così difficile da accettare!), le difficoltà anche economiche delle terapie, i problemi della famiglia del malato che necessita sempre di sostegno… Purtroppo, forse anche a causa della tarda ora, non è stata affrontata la parte sicuramente più affascinante della conferenza, cioè la valorizzazione della depressione… forse ognuno di noi può cercare la sua risposta leggendo nel proprio intimo e incominciare già a prevenire la depressione considerandola anche per un aspetto positivo che può recare in sé. Quale? A voi l’ardua sentenza.
lunedì 19 febbraio 2007
POCHI CARRI...MA DAVVERO BUONI!

Quest’anno purtroppo i carri erano solo quattro, ma tutti molto simpatici e divertenti. Niente di particolarmente elaborato o tecnologico, per carità, ma sicuramente frutto di un lavoro impegnativo e ben organizzato. Grazie ai fantasiosi organizzatori e ai concentrati partecipanti, lo spettacolo è stato esilarante. Non è mancato il pittoresco contorno di mascherine scorazzanti e piogge di stelle filanti e coriandoli, e l’irresistibile coro con orchestra (quest’anno una parodia “alcolizzata” del celebre “Kasacioff”) di quegli artisti dello sghignazzo che si raggruppano nel Club degli Amici.
Apriva la rassegna il carro dei “Tiro…paullesi” del rione San Tarcisio, una sarabanda folk-paesana di cappelli di feltro e vestiti tipicamente montanari con boccalone di birra di rito; seguiva il carro della parrocchia, con odalische luccicanti che danzavano su ritmi demenzial-indiani al seguito di un maestoso Maharaja (così si scrive) bianco-oro vestito. “La primavera la riva” con farfallone ad ali spiegate, carro di San Giovanni Bosco, inondava di spumeggiante vitalità con una fiumana di insetti coloratissimi e fatine fluo-tecno.
Due personaggi sbalorditivi hanno fatto sbellicare dalle risate i migliaia di presenti grandi e piccini: il prete mascherato, un’ape alta quasi due metri (paura!), e una Primavera “simil-botticelliana” interpretata da un noto personaggio oratoriano, con parrucca bionda e abito dorato letteralmente ricoperto da mazzi di fiori finti variopinti. Ultimo, ma sempre per finire in bellezza, il carro dei Kasacioff, omoni sorprendentemente alti (che avessero i trampoli?) con parruccone, colbacco e veste rossa fino ai piedi, che, con studiata serietà e una coreografia degna del Bolscioj, cantavano “Vò a ca ciucc, la vodka la me speta…”. Come tradizione, chiusura con l’inno paullese “Viva Peder de luganegh!”.
Peccato, è tutto finito così in fretta! Ma la densità del divertimento è stata davvero alta! Arrivederci al prossimo carnevale!