mercoledì 31 gennaio 2007

UN ORATORIO SEMPRE PIÙ CREATIVO

Per quattro venerdì di seguito, lo scorso autunno l’oratorio “Pier Giorgio Frassati” è stato ravvivato da serate dedicate alla scrittura creativa. Si è trattato di un piccolo, abbozzato ma fortunato ciclo di incontri con validi esperti della comunicazione e della scrittura: Ferruccio Pallavera, direttore del quotidiano «il Cittadino», i giornalisti della medesima testata Caterina Belloni, Marco Ostoni e un autore teatrale paullese d’adozione, Franco Celenza. Fresche indiscrezioni confermano che in primavera l’iniziativa dovrebbe riprendere.
Serenità e cordialità hanno improntato questi momenti, a cui hanno partecipato attivamente una quindicina di persone. Aspiranti scrittori e giornalisti, o magari solo scribacchini dalla vivace curiosità intellettuale. Accomunati però, tutti quanti, dalla passione per la letteratura. Infatti di questo si è molto parlato, soprattutto con il professor Celenza e con Ostoni, giovane storico che ama la poesia.
Ma da chi sarà venuta questa gradita idea? È più che probabile che l’ispiratore sia il buon don Guglielmo Cazzulani, irrefrenabile responsabile dell’oratorio. Chissà, tra i numerosi messaggi di posta elettronica che ogni giorno riceve da amici e conoscenti, qualche lettera scritta con garbo e originalità potrebbe averlo mosso a fare uscire allo scoperto gli sconosciuti talenti locali. E si bisbiglia che tra i relatori dei prossimi appuntamenti ci possa essere anche lui, autore di ottimi libri di successo.

giovedì 25 gennaio 2007

PICCOLI INCONVENIENTI PAULLESI

Tra le note di Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini e Gaetano Donizetti, chissà quanti delicati e contrastanti sentimenti si alzeranno sabato 27 gennaio nell’auditorium dell’oratorio “Pier Giorgio Frassati” al numero civico 31 di via Mazzini.
A interpretare alcuni brani dei tre compositori, dalle 21, saranno il soprano Seon Young Park e il tenore Roberto Natale, accompagnati al pianoforte da Paolo Vaglieri. La serata è organizzata dal neonato circolo culturale “Peppino Impastato” di Paullo, cui andrà il ricavato (il costo del biglietto è di 7 euro). Un momento, questo alla sala auditorium parrocchiale, per lasciarsi quindi trasportare dalle suggestioni della lirica. Ma anche per conoscerne un po’ la storia, grazie alla spiegazione introduttiva che attendiamo da Vaglieri, il quale è direttore d’orchestra.
Una paullese d’adozione salirà sul palco: Seon Young Park è coreana, ha 35 anni, si è diplomata al Conservatorio di Milano e ha sposato un politico paullese.
Perché la politica comunque c’entra, in questa iniziativa di per sé interessante: il sodalizio intitolato a Giuseppe Impastato (giornalista palermitano ucciso dalla mafia 29 anni fa), infatti, nasce dalla collaborazione tra l’associazione “Un’altra Lombardia” e il locale circolo del partito della Rifondazione comunista.
La serata cade in concomitanza con un altro evento culturale, promosso stavolta dall’amministrazione comunale: un concerto poetico per il giorno della Memoria intitolato “Canti dall’abisso. Musica e poesia nei lager”. L’inizio dello spettacolo è fissato sempre alle 21 presso la sala consiliare in piazza della Libertà 1 (ingresso libero). Un connubio di parole e musica, dunque, per non dimenticare la shoah, lo sterminio degli ebrei compiuto dai nazisti. A colmare la sala di speranza (quella per un futuro finalmente di pace) risuoneranno un clarinetto, violino e violoncello, un pianoforte e la voce calda e profonda di Enrico Bertorelli. Quest’ultimo, doppiatore e attore di rinomanza nazionale, ha partecipato anche ad alcuni sceneggiati televisivi (recentemente lo abbiamo visto su Rai uno in “Le cinque giornate di Milano”, diretto da Carlo Lizzani).
Dispiace assai per questa sovrapposizione, probabilmente non voluta. In un paese medio-piccolo come Paullo, dove facilmente ci si può incontrare, confrontarsi, discutere e collaborare, anche per quel che riguarda le attività culturali, se si potessero tuttavia evitare questi inconvenienti

sabato 13 gennaio 2007

UNA MALATTIA SOTTOVALUTATA

L’alcolismo è una malattia troppo spesso dimenticata, ignorata, trascurata. Una malattia che – preme sottolinearlo una volta di più – riguarda non solo chi ne è colpito e il suo ambito famigliare, bensì l’intera società. Il pensiero più immediato corre infatti all’impressionante numero di incidenti stradali causati da eccesso di alcol, ma anche a violenze, crimini ed emarginazione. Non ultimo, il problema ha ricadute sulla produttività, dovute ad assenteismo alcol attribuibile e disoccupazione, e comporta costi sanitari e sociali.
Loredana Castoldi, presidente dell’Acat (Associazione club alcolisti in trattamento) di Lodi-Paullo, vuole lanciare quindi l’ennesimo messaggio forte, che ridesti le coscienze: «Troppa è l’indifferenza nei confronti della piaga dell’alcolismo, anche da parte delle istituzioni – spiega – eppure è risaputo che l’alcol è una sostanza estremamente nociva alla salute, che può dare origine a diverse patologie e condurre alla morte».
La signora Castoldi è piccola, minuta. Ma quando parla dei disturbi, dei disagi e dei dolori provocati dalla dipendenza alcolica mostra grande energia e dedizione: «Proprio mentre l’alcolismo è riconosciuto come una malattia, vengono smantellate le strutture necessarie per combatterlo. È accaduto anche con il servizio alcologico day hospital dell’ospedale di Sant’Angelo Lodigiano, che ha chiuso con le festività natalizie, giacché la dottoressa che se ne occupava, Maria Conchita Lopez, è andata in pensione. Alla neurologa va il nostro più vivo ringraziamento, per le tante lotte che ha combattuto per gli alcolisti. Battaglie, è bene ricordarlo, condotte per anni con il marito, il compianto dottor Egidio Ferrari, pioniere della lotta all’alcolismo nel Lodigiano. È stato lui a fondare il reparto per la cura e il recupero della dipendenza patologica dall’alcol dell’ospedale di Lodi, poi chiuso e ridotto a pochi posti letto per day hospital in quel di Sant’Angelo. E quest’ultima risorsa era punto di riferimento anche per la nostra zona del Sudmilano».
Loredana Castoldi non è solo pronta a tendere una mano a chi nasconde vuoti, sofferenze e angosce dietro all’abuso alcolico. È anche una donna intraprendente, che insieme al suo gruppo promuove informazione nelle scuole, coinvolge i mezzi di comunicazione e si fa portavoce di risoluti appelli. L’ultimo dei quali riguarda appunto il servizio day hospital di Sant’Angelo: «Insisteremo perché venga riaperto, vogliamo anche portare avanti una raccolta di firme per riottenerlo. Abbiamo l’appoggio del senatore Gianni Piatti e del comune di Paullo, ma speriamo che pure altre autorità locali s’interessino a questa causa».
La presidente dell’Acat del territorio, che non perde occasione di ricordare quanto il consumo di alcol sia sempre più diffuso anche tra giovani e giovanissimi, chiama le persone in difficoltà a farsi aiutare (800 134 623 è il numero verde attivo 24 ore su 24, che offre assistenza e conforto in massima riservatezza). E lo fa con la consueta forza e vibrante umanità. Anche perché, se si vuole salvare una persona che annega bisogna restare ben saldi sulla zattera.

mercoledì 10 gennaio 2007

ABBIAMO ANCHE LA TOUR EIFFEL

Un'altra meraviglia del nostro affascinante paese. Chi di noi paullesi non si è mai fermato, col naso per aria, ad ammirare questa imponente opera a cavallo tra arte e ingegneria? Ispirandosi alla più celebre Tour Eiffel di Parigi - e forse addirittura superandola quanto a eleganza e sobrietà - la nostra personalissima torre da anni ormai cattura l'attenzione dei nostri compaesani che, sempre un po' sognatori, si perdono con lo sguardo oltre la sua altezza, abbandonati, tra cielo e terra, all'eterno sogno dell'uomo di riuscire un giorno a spiccare il volo. Lungi dall'essere chiamata banalmente traliccio, questa struttura di indiscusso valore costituisce un vanto per tutti i figli della Muzza.