lunedì 3 dicembre 2007

GASP! IL G.A.S. DI PAULLO

Da un anno si è costituito a Paullo un piccolo gruppo G.A.S (Gruppo di acquisto solidale), formato da circa diverse famiglie e persone che decidono di incontrarsi per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra loro. Solidale nel momento in cui decide di utilizzare il concetto di solidarieta' come criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarieta' che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori che forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente, ai popoli del sud del mondo e a coloro che - a causa della ingiusta ripartizione delle ricchezze - subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo.
Alla base della nascita di un G.A.S. vi è una critica verso il modello di consumo e di economia globale imperante, insieme alla ricerca di una possibile alternativa. Il gruppo aiuta a non sentirsi soli nella propria scelta anticonsumistica, a scambiarsi esperienze ed appoggio, a verificare le proprie scelte. Il G.A.S. di Paullo si appoggia per ora ai gruppi di Lodi e Lodi Vecchio, attivi da molto tempo. L’attività organizzativa del G.A.S. consiste nel cercare nella zona piccoli produttori rispettosi dell’uomo e dell’ambiente, nel raccogliere gli ordini tra chi aderisce, nell'acquistare i prodotti e distribuirli. Il gruppo cerca prodotti provenienti da produttori locali per avere la possibilita' di conoscerli direttamente e per ridurre l’inquinamento e lo spreco di energia dovuti al trasporto. Inoltre si cercano prodotti biologici o ecologici che siano stati realizzati rispettando le condizioni di lavoro. La modalità per ricevere i listini e per ordinare è via email mentre le modalità di ritiro della merce variano di volta in volta e vengono comunicati nelle varie email. Da qualche tempo è stato attivato anche un forum del G.A.S.P.: http://gaspaullo.forumcommunity.net/.
I vari gruppi di acquisto sono collegati fra loro in una rete che serve ad aiutarli e a diffondere questa esperienza attraverso lo scambio di informazioni. Attualmente in Italia sono censiti un centinaio di G.A.S.

martedì 27 novembre 2007

MERCATINO D'AVVENTO

Anche Paullo avrà il suo mercatino d’Avvento. Senza pretese, certo, in confronto a quelli celebri del Trentino e del Tirolo. Ma, sicuramente, un pretesto genuinamente festoso di preparativi natalizi, i cui segni, già da tempo, risplendono nelle vetrine dei negozi e per le strade. Domenica 2 dicembre, nel pomeriggio, il portico dell’oratorio Frassati sarà ingombro di bancarelle che esporranno oggetti natalizi artigianali. Addobbi, idee regalo, piccoli e deliziosi pensieri per adornare la casa, soddisfare uno sfizio o ricordarsi di qualcuno a cui si vuole bene. E poi il mercatino sarà anche un momento di incontro, di chiacchiere e spensierata compagnia, com’è nella tradizione di un qualsiasi mercato che si rispetti. L’iniziativa è alla sua seconda edizione. Saranno presenti, oltre al Laboratorio di Natale dei bambini e delle mamme dell’oratorio, la Croce bianca, che organizzerà uno spazio per i più piccoli, e l'associazione Paullo for Kenya. Non mancherà, quindi, l'occasione per un gesto di solidarietà che, quando sincero e disinteressato, rivela il senso più autentico del Natale.

domenica 25 novembre 2007

FATTI E MISFATTI DI UN (TRANQUILLO?) PAESE DI PROVINCIA

Uno scippo in via Milano, vicino alla parrocchia, in pieno giorno: una signora che non voleva mollare la borsa, trascinata da un uomo imbacuccato e salvata dalle grida di una ragazza che hanno richiamato l’attenzione dei passanti. La rapina alla farmacia Borsa il giorno prima, giusto nel momento di chiusura, quando non c’era più nessuno. Il cassetto svuotato e tanta, tanta paura. Ancora fattacci di quotidiana ruberia, avvenuti pochi giorni fa, che incutono paura e sfiducia. Paura di essere derubati o maltrattati. Sfiducia nell’istituzione, che dovrebbe garantire protezione e sicurezza. Basta che incroci due tizi trasandati, magari stranieri e che ti chiedono qualcosa in un modo che avverti strano, e scatta il sospetto. Extracomunitari? Drogati? Ladri? Fannulloni da mantenere? Adesso circola pure la voce di spaccio di droga davanti alle scuole medie: ragazzini poco più grandi degli alunni che vendono spinelli. Siamo ormai circondati da dicerie, congetture e timori; respiriamo un’aria sempre più pesante di ansia e allarmismo che ci turba e ci fa uscire dalle mura domestiche inquieti e sospettosi. Ma pure in casa nostra non stiamo tranquilli, visto che ci giungono periodicamente notizie di furti nelle case, gli ultimi in via Gagarin, nei condomini di più recente costruzione. E il tam tam delle notizie negative si propaga inesorabile in tutta la popolazione che ci rimugina, si spaventa e lo ritrasmette colorendolo con i propri incubi. Ma dove andremo a finire? Cosa ne sarà dei nostri figli? Che futuro li attende? Si attendono risposte e non si sa neanche a chi porre le domande. Intanto, come reagiamo? Cosa facciamo concretamente? Tante chiacchiere, ma poi… quanti propongono qualche possibile via d’uscita? Quanti di quelli che parlano denunciano i misfatti o sollecitano interventi? E quando qualche coraggioso si espone, viene sostenuto dagli altri? O abbiamo la lingua solo per lamentarci?

sabato 24 novembre 2007

FORTECHIARO COMPIE UN ANNO!

In questi giorni Fortechiaro compie un anno. Era infatti un giorno di fine Novembre quando è stata presa la decisione di aprire un blog che parlasse di Paullo, senza grandi pretese, solo con la voglia di vedere che effetto avrebbe fatto. A distanza di un anno la soddisfazione non potrebbe essere maggiore. Ecco qui di seguito alcune statistiche che testimoniano quanto questo blog sia vivo e fequentato. Grazie a tutti i lettori e...tanti auguri Fortechiaro!

Fortechiaro ha 44 post ai quali sono stati aggiunti 62 commenti.

In un anno Fortechiaro ha ricevuto 3279 visite, per un totale di 4562 pagine visitate.

I visitatori che si sono collegati l'hanno fatto non solo da Paullo e dintorni, ma anche da tutta Italia e da diverse parti del mondo (ok, non si sa il motivo, ma tant'è...).
Da quando infatti è stato aperto, Fortechiaro è stato visitato da:
Italia, Belgio, Irlanda, Svizzera, Germania, Francia, Stati Uniti d'America, Nuova Zelanda, Cile, Regno Unito, Cina, Portogallo, Spagna, India, Malesia, Bosnia e Herzegovina, Croazia/Hrvatska, e da posti non precisati (Unione Europea, altri).

Questi dati sono stati elaborati da Shinystat.

mercoledì 21 novembre 2007

IL MENESTRELLO DEL LAGO DI COMO

Un folto e appassionato pubblico ha applaudito con entusiasmo all’auditorium Frassati di Paullo domenica 11 novembre Davide Bernasconi, in arte Van De Sfroos, il menestrello del lago di Como. Quasi tutte le sue canzoni fanno capo al lago, al suo spirito profondo, ai suoi lati sporchi e puliti, alle sue luci e alle ombre, ruotando attraverso tutti i paesi rivieraschi. Il suo repertorio, per lo più scritto e cantato in dialetto tremezzino (o laghée), è reso ancor più realistico e forte da storie che, anche se scomode, sono assolutamente poetiche. Storie di semplice ed umile umanità elevate ad autentica lirica. Il ricavato del concerto, organizzato dall’associazione Esserci con il patrocinio dell'amministrazione comunale, è stato devoluto in beneficenza alla Croce bianca di Paullo. Il concerto è stato preceduto dalla lettura, eseguita dalle ragazze del gruppo teatrale Frontiera, di testi di Renato e Rita Castelli, i fondatori dell’associazione che ha come scopo quello di ricordare la loro figlia Eliana, venuta a mancare ventenne tre anni fa. Con la sua chitarra, vibrante tra le mani, accompagnato dal virtuosismo del violino di Angapiemage Persico e dall’intensa voce di Tiziana Zoncada, Davide ha intrattenuto senza tregua il suo pubblico in quasi tre ore di parole e musiche altamente evocative, inframmezzate da battute e aneddoti di frugale comicità. Indimenticabili i personaggi - spessissimo dei veri outsider - del costruttore di motoscafi, del nonno e i biblici Adamo ed Eva scacciati dal Paradiso terrestre… “per una poma”. Un connubio, quello di ritmi etnico-popolari, tipicamente mediterranei e dialetto nordico assolutamente affascinante e carico di forti emozioni. Van De Sfroos è riuscito ad attrarre il suo pubblico in un’unità formale e contenutistica mirabilmente raggiunta e mantenuta con una vena irresistibile di ironia. In tempi di note strimpellate e parole banali, scusate, non è poco.

lunedì 12 novembre 2007

INCONTRO CON GUIDO OLDANI

Paullo, venerdì 16 novembre, oratorio Pier Giorgio Frassati, via Mazzini 31, ore 21.
La serata, dal titolo “Segreti e poeti”, rientra nell’ambito di una serie di incontri sulla scrittura creativa, che si propongono di offrire spunti di lettura e suggerimenti per chi ama scrivere.
Guido Oldani, affermato poeta (ha fatto anche parte della delegazione che ha rappresentato la poesia italiana a New York nel 2000), racconterà un po’ il suo percorso creativo e le sue passioni letterarie.
L’appuntamento è organizzato da C.g.s. Sprint, Associazione per l’arte, la cultura e il tempo libero (email: cgspaullo@libero.it).

La betoniera

l'acqua ha già il sale e su, le petroliere,

versano olio, come condimento,

alla zuppa di pesce navigante.

e la gabbia del cielo ha le sue penne

che portano la cacciagione in volo

e i vermi sono filo per cucire,

che tiene insieme ogni zolla nera

e il tutto è nella pancia di dio padre,

che ci mescola, dolce betoniera.

G. Oldani

venerdì 2 novembre 2007

IL COMPAESANO DON MICHELE

Don Michele Bassanetti è diventato il primo e unico cittadino onorario di Paullo. Da domenica 28 ottobre, quando è stato applaudito da una folla di ex-giovani (ormai quaranta-cinquantenni) che lo hanno conosciuto e amato dal 1966 al 1975. All'epoca don Michele era il prete dell’oratorio.
Settantanove anni, esile e ricurvo, ha ricevuto con commozione il riconoscimento, che intende premiare la dedizione, l’entusiasmo e la passione educativa di questo piccolo grande uomo che ha segnato in modo indelebile la memoria di tanti paullesi. Un uomo infaticabile, sempre pieno di iniziative e idee innovative, che fece costruire la piscina in oratorio, che organizzava pesche di beneficenza monumentali e che faceva saltare gli allenamenti a chi non andava a messa. Un personaggio tutto particolare, che nonostante i modi un po’ ruvidi e il rigore morale, attirava folle di ragazzi che vivevano praticamente in oratorio tutto il giorno. E in tempi difficili, il ‘68 e gli anni Settanta, tempi di contestazione e di violenza. Anni di piombo gravidi di angoscia e timore. Eppure Don Michele è riuscito, nella piccola realtà che gli era stata affidata, a dare un senso diverso all’esistenza di tante persone, in un ambiente sereno e famigliare dove i ragazzi potevano giocare, entrare in contatto con la natura (chi non ricorda l’orto, le gallìne e i nidi degli uccellini?) e imparare a credere in qualcosa di bello e autentico. Te lo sei meritato, Don Michele, di diventare uno di noi, per l’impegno e l’amore che hai profuso in questa comunità gratuitamente. E per aver cresciuto uomini e donne che ancora ti guardano come un esempio importante da onorare e seguire.

L'immagine è tratta da
«Il Cittadino»

martedì 30 ottobre 2007

BELLA, COME UNA MATTINA DI ACQUA CRISTALLINA...

La bellezza salverà il mondo, è stato detto. Non tanto quella esteriore, così assolutizzata e stereotipata come vuole la nostra civiltà dei consumi, quanto quel sentimento universale di verità e armonia che suscita e accompagna le esperienze grandi. Come quella del Carro, la cooperativa sociale nata a Paullo nel 1988, per iniziativa di un gruppetto di ragazzi innamorati della vita e dell’amore a tal punto da farsi amici dei disabili. Proprio da poco è iniziata, grazie anche all’intervento dell’amministrazione comunale, la costruzione di una nuova sede di fronte al supermercato Lidl. Il Carro continua, anche attraverso manifestazioni culturali a sensibilizzare la comunità paullese al problema della disabilità. La cooperativa ha proposto, anche per raccogliere fondi in vista delle spese da sostenere per il trasferimento della sede, alcune iniziative, come il concerto di canti russi del coro Grusciza che si è tenuto domenica all’auditorium Pier Giorgio Frassati cui è seguita l’estrazione della sottoscrizione a premi. La struggente bellezza dei canti popolari eseguiti dal coro milanese costituito da diciassette elementi, ha fatto vibrare le corde più intime degli animi dei presenti, sintonizzandoli sulla cantilena dolcissima e triste di nenie d’amore, di tradimento, di amor di madre e di patria. Storie di un’umanità senza tempo, lirica e appassionata. Un’altra iniziativa promossa dal Carro è la mostra del pittore Mario Cenadelli, nella sala consiliare comunale in Piazza della Libertà 1 (orario: feriali dalle 14 alle 18.30, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.30). L’esposizione, finalizzata alla vendita (il ricavato andrà appunto alla cooperativa), è aperta fino al 4 novembre. Dalle opere del pittore paullese traspare quella bellezza della meraviglia che solo le cose semplici riescono a suscitare. Le immagini, trasfigurate dalla luce e dalla poesia, riempiono l’animo di un senso di mite gioia e di serena attesa, di intimo abbandono nella natura. La semplicità e la freschezza degli oggetti quotidiani, rimandano a una dimensione pulita e autentica, umile, che poi è la stessa del lavoro in cooperativa. La significativa realtà sociale della cooperativa conta oggi diciotto dipendenti, di cui sei diversamente abili. Accanto al lavoro del Carro, non meno importante l’impegno dell’associazione omonima, composta da volontari che sostengono le attività lavorative e animano momenti di convivenza comune. La speranza è che la futura sede offra la possibilità di creare ulteriori momenti di incontro e di lavoro per le persone svantaggiate.

sabato 27 ottobre 2007

UNA BUONA IDEA PER QUALCHE SABATO DIVERSO

Buona davvero l'idea di una piccola rassegna teatrale nella nostra cittadina. L'assessorato alla cultura promuove per il secondo anno consecutivo "Cantiere teatro", quattro serate dedicate al teatro locale, per favorire nuovi talenti e invogliare magari la gente ad abbandonare un po' la televisione, almeno per i sabati della manifestazione, avvicinandosi alla cultura. Gli spettacoli si tengono sempre all'auditorium Pier Giorgio Frassati e hanno un prezzo accettabile, 6 euro per ogni singola rappresentazione.
L'apertura è stata esilarante: la commedia "Tre sorelle e... un imbranato" di Aldo Lo Castro, portata in scena sabato 13 ottobre dall'associazione Teatro dell'Improbabile di Sant'Angelo Lodigiano, ha infatti divertito. In particolare, il discreto pubblico presente ha riso di gusto per l'esibizione del nostro compaesano Fabio Morabito, che vestiva i panni di un giovanotto goffo e maldestro, ma esageratamente comico, conteso sul finale addirittura da tre sorelle. Piacevole scoperta, il Morabito. La sua risata caricata e inopportuna, e soprattutto un balletto disinvolto, rendono molto colorito il personaggio che interpreta.
Sabato scorso si è invece esibita la compagnia Attori per caso di Pantigliate, e ora attendiamo il nostro paullese gruppo Frontiera, che il 17 novembre proporrà Concerto per Marcinelle, con le musiche del maestro Andrea Canzi e i testi dello scrittore Franco Celenza. Il registro in questo caso cambierà, essendo stato quello di Marcinelle un disastro minerario, una grande tragedia dell'immigrazione italiana. Ma, conoscendo le ottime prove passate di questa compagnia, immaginiamo che sarà una rappresentazione fatta di sensibilità e talento.

giovedì 18 ottobre 2007

SCRITTURA CREATIVA

Ritornano in novembre gli incontri di scrittura creativa, all'oratorio Pier Giorgio Frassati di Paullo. Venerdì 9 aprirà questo secondo ciclo di incontri (quello dello scorso anno ha raccolto una discreta partecipazione!) l'autore Pietro Sarzana, insegnante alla scuola "Maffeo Vegio" di Lodi. Venerdì 16 sarà invece la volta del poeta Giudo Oldani, che svilupperà il tema "Segreti e poeti". I due venerdì successivi, il 23 e il 30, parteciperanno all'iniziativa anche il giornalista e scrittore Fabrizio Tummolillo e il teologo don Guglielmo Cazzulani. Gli appuntamenti inizieranno ogni volta alle 21 circa e saranno organizzati dall'associazione culturale Cgs Sprint (cgspaullo@libero.it).
Si tratta di serate pensate come momenti di dialogo e scambio culturale, guidati ogni volta da professionisti della scrittura, che suggeriranno autori, letture e piccoli consigli per migliorare la propria tecnica di scrittura e imparare ad esprimere le proprie emozioni.
Per quanti amano leggere, insomma, e vorrebbero scrivere, o scrivono, racconti, articoli, saggi e, perché no, romanzi!
L'anno scorso il clima informale e colloquiale di questi incontri è risultato positivo e apprezzato, ci auguriamo dunque che anche in questo secondo ciclo possano nascere nuovi stimoli e nuove amicizie.

Vi aspettiamo!
CGS Sprint "Associazione per l'arte, la cultura e il tempo libero".

domenica 14 ottobre 2007

LA SOTTOVESTE SOPRA LA GONNA

È curioso il titolo del libro scritto dal dottor Giovanni Bigatello, geriatra di Sala Comacina (Como), che venerdì 12 ha tenuto in oratorio un interessante incontro sull’ Alzheimer. Il relatore non ha ceduto a un’arida dissertazione scientifica, ma ha raccontato con una verve a tratti esilarante ma sempre rispettosa, cos’è l’Alzheimer, come si cura e come si vive accanto a un malato grave. L’Alzheimer è una malattia cronica che si sviluppa soprattutto negli anziani distruggendone gradualmente la memoria e annientando l’autocoscienza del paziente, che vive in un mondo a sé stante. Ma la disgregazione del pensiero non significa distruzione della personalità. I primi sintomi della malattia sono comuni ad altri tipi di demenza. La diagnosi non è semplice e segue all’osservazione attenta del comportamento del malato. Il decorso è solitamente lungo, con un peggioramento progressivo e irreversibile dei disturbi comportamentali. E mentre il paziente scivola lentamente nell’oblio, chi lo assiste sprofonda in uno stato di prostrazione psicofisica dovuta alla sempre più impegnativa cura di un malato così grave. L’allontanamento del paziente da casa, una casa che non riconosce più, e il successivo ricovero in strutture specializzate, è spesso vissuto con disagio, ma è la soluzione migliore. La terapia farmacologia mira soprattutto a sedare e tranquillizzare il malato. Esistono in commercio farmaci che bloccano il decorso della malattia solo per sei mesi –un anno. Una soluzione discutibile. L’intervento medico più efficace è essenzialmente di tipo protesico, mira cioè a fornire ciò di cui il malato manca. Quindi, ambienti sicuri e sorvegliati, percorsi senza ostacoli per il passeggio, porte sapientemente occultate per impedirne l’uscita. Ma soprattutto, umanità e affetto. Perché questi pazienti sono pur sempre persone con sentimenti ed emozioni. Che non esprimono più parlando, ma toccando, abbracciando, sorridendo. Le terapie psicocomportamentali (musicoterapia e terapia con gli animali) permettono al malato di esprimersi liberamente. Anche con sonore risate. Sì, pare che nei reparti Alzheimer si rida parecchio. Con questi anziani, ridiventati bambini, che si entusiasmano per le cose più semplici, che hanno bisogno di carezze e che, in fondo, possono vivere felici con poco. Basta prestarsi un po’ al loro gioco.

mercoledì 10 ottobre 2007

MONDO CANE

Domenica 23 settembre, una bella giornata ancora estiva, il comune di Paullo ha organizzato nell'area adiacente al centro sportivo di via Carducci, la 3ª Mostra cinofila. La manifestazione si è aperta alle ore 9.30 con il ritrovo dei cani da compagnia (meticci); subito dopo, due eventi speciali: alle ore 10.30 una dimostrazione di agilità, alle 11.30 una dimostrazione di obbedienza e difesa. Alle 14.30 invece, è stata la volta dei cani di razza: dai noti pastori tedeschi, dobberman e mastini, barboncini, terranova, Labrador, bassotti e pincher ai meno conosciuti come il lupo ceco, il pastore australiano, il puli, lo shiba. Al guinzaglio dei padroni, eccitati dall’insolita giornata di festa, decine di cani hanno sfilato sotto l’occhio attento ed esperto dei giudici che valutavano portamento, proporzioni, andatura. Gli umani, orgogliosi del loro cane, i cani felici coi loro padroni. Tutti molto emozionati, lustri e orgogliosi di essere per un giorno protagonisti insieme. Alcuni composti, quasi con nobiltà, altri più festosi e vivaci, tutti sono comunque stati applauditi non per toelettes prestigiose né per stravaganti iniziative (frutto, ahimè, di una sbagliata concezione del rapporto uomo-animale), ma per una intelligente partecipazione a una competizione dove animali e umani si sono incontrati, apprezzati e divertiti. Una gioia soprattutto per i bambini, per i quali il cane è un amico sincero di giochi e libertà. La gara è iniziata alle ore 15 e si è conclusa intorno alle 18 con la consegna da parte dell’assessore Marta Battioni di riconoscimenti e di simpatici omaggi a tutti i partecipanti. Finale buffo: il vincitore assoluto della competizione, un dobberman fiero e composto, non riuscendo a raggiungere la sommità del podio per la premiazione, ha dovuto essere “spinto” con fatica dal padrone. E così, con una sonora risata finale e un ennesimo battimani, è terminata una giornata felice trascorsa all’aperto con gente che ama gli animali per quello che sono.

domenica 7 ottobre 2007

PAULLO BRUCIA?

Qualche giorno fa, di buon’ora (intorno alle 3), il sonno dei paullesi è stato disturbato da sirene spiegate e da rumore di scoppi, come di petardi. L’autopompa dei vigili del fuoco accorreva a spegnere le fiamme appiccate a carta e cartoni nei pressi della cooperativa Reduci. In un altro punto del paese, una macchina incendiata. Ancora altri episodi di fuoco, dopo l’incendio in oratorio il 3 settembre, quando verso le quattro del mattino, alcuni vicini allarmati dal bagliore del fuoco hanno tempestivamente avvisato il sacerdote, evitando così il propagarsi delle fiamme che hanno incenerito il deposito della carta. Episodi di questo tipo non sono una novità, qualche tempo fa davanti a un condominio in via Santa Maria in Pratello venne incendiato per due volte il cassonetto della carta, tanto che i condomini da allora lo ritirano nella zona box. Non è il caso di fare inutile allarmismo… ma questi sono segnali di mancanza di rispetto nei confronti degli altri. Appiccare il fuoco non può mai essere considerato una semplice marachella o uno scherzo di cattivo gusto. Come anche spaccare vetri o imbrattare muri. Serve solo a danneggiare, a creare ansia e sospetto nei confronti del prossimo. Perchè non usare tempo ed energie per costruire invece di distruggere?

venerdì 5 ottobre 2007

UNA PRECISAZIONE

Credo sia opportuno fare una precisazione. Nei commenti al post precedente ho notato un fraintendimento che desidero chiarire immediatamente. "Fortechiaro", il creatore/gestore del blog (ovvero io), non ha MAI aggiunto nessun tipo di commento ai post pubblicati. Ho sempre volutamente lasciato questa possibilità ai visitatori che, nella massima libertà, possono esprimere le proprie opinioni.
Lo dico perchè in uno di questi commenti, riferito a un altro commento precedente, si legge:
D'altra parte leggo sul tuo blog post che parlano di politica (...)
credo che questo spazio tu l'abbia creato per scambiare opinioni anche diverse (...)

Da queste frasi ho dedotto il fraintendimento.
Il creatore del blog e di tutti i post NON è chi scrive i relativi commenti.
Credo che questi siano equivoci che possono crearsi, tuttavia ho preferito chiarire la questione prima che generasse ulteriori fraintendimenti.

Detto questo vi ringrazio per le continue visite a questo blog e per tutte le vostre opinioni SEMPRE ben accette.

Fortechiaro

giovedì 4 ottobre 2007

LA PIAZZA DELLA PAURA

Seppur con un improbabile titolo che sembra rubato a un b-movie (di quelli super-trash) degli anni '70, oggi (4 ottobre 2007) su Il Cittadino è apparso questo articolo:

La piazza della paura: furti e rapine a raffica.
I commercianti sono esasperati: c’è chi si è visto svaligiare il negozio dodici volte in otto anni di attività in centro. Una città violenta, e ora Paullo ha paura. Rapine, furti, episodi di spaccio di droga sono all'ordine del giorno.

Paullo. È una vera e propria escalation di violenza quella che sta vivendo la periferia di Milano. Rapine, furti, episodi di spaccio spaventano sempre di più la gente. E Paullo non è certo un’isola felice. Perché, sebbene i dati diffusi dalla prefettura confermino una lieve diminuzione dei reati contro le cose e le persone, per molti paullesi la situazione continua peggiorare, un anno dopo l’altro, senza che si riesca a trovare il freno giusto al dilagare della microcriminalità. Le telecamere non bastano, i vigili sono pochi, i carabinieri di Paullo (nonostante l’incremento d’organico) non possono garantire una presenza massiccia per il numero di uomini a disposizione, mentre quelli di San Donato sono troppo distanti per il servizio di radiomobile che deve garantire la copertura di un territorio ampio che si spinge fino a San Colombano. L’ultimo episodio da registrare è stato l’assalto a Banca Intesa, in piazza Pertini: un commando ha fatto saltare con acetilene il bancomat. «Non siamo più sicuri nemmeno in casa nostra - spiega Luca Lavinci (An) -. Non bastano più gli allarmi, né le grate di ferro alle finestre. Adesso usano pure l’esplosivo. Cose da pazzi!». Il rischio è altissimo: simili boati generati da ordigni possono provocare gravissimi danni alle struttura dei palazzi. I segni sono evidenti: ci sono crepe grosse un dito all’interno all’interno della filiale. Basta un calcolo errato dell’esplosivo e dalle incrinature nei muri e sulle colonne, si può aprire la voragine e quindi un crollo. «Per di più nessun allarme con sirena si è sentito, né interno né esterno alla banca», commenta Lavici. Su una via trafficatissima e in un orario impensabile, i ladri hanno fatto quello che volevano. Per giunta mettendo a rischio non solo i passanti, ma soprattutto coloro che abitano nella palazzina. La via ospita un negozio di vestiti di marca ed uno d’ottica: entrambi, naturalmente, più volte preda dei malviventi. Lia Corti ha subito 12 furti in 8 anni, 5 in 14 mesi. Tre anni fa si è messa pure a raccogliere le firme per chiedere più sicurezza: in pochi mesi ne ha collezionate più di 1500. «Da allora la situazione è molto peggiorata - commenta -, si vive in una condizione di perenne insicurezza. Bisogna aumentare i controlli, incrementare i pattugliamenti notturni. Chiediamo più sicurezza, con i fatti. Il comune dopo le mie lamentele mi ha messo dei paletti di fronte al negozio: in questo modo le macchine non possono essere utilizzate come ariete per rompere le vetrine e caricare i vestiti in macchina». Tanti e continui sono gli episodi di effrazione, ma molta gente nemmeno va più a denunciare la violazione: sarebbe per questo, secondo qualcuno, che i dati diffusi non testimoniano un cambiamento in negativo della vivibilità di Paullo. Non bisogna fare allarmismi invece per il sindaco Claudio Mazzola, che sottolinea che il comune è sicuramente uno dei più sicuri dell’hinterland milanese: sono stati raddoppiati i pattugliamenti notturni, rafforzato l’organico dei carabinieri, potenziato il servizio di
videosorveglianza.

Emiliano Cuti

domenica 30 settembre 2007

PAULLO IN GITA A PARMA

Per sabato 20 ottobre l'associazione culturale Cgs Sprint in collaborazione con l'oratorio ha organizzato una gita a Parma. Alle 7.30 due torpedoni partiranno da Paullo alla volta della città emiliana, dove la giornata inizierà con la Messa nel santuario di santa Maria della Steccata. Il duomo, il battistero, le opere dei pittori Correggio e Parmigianino saranno il fulcro di una visita guidata per le vie del centro cittadino, che partirà (per coloro che desiderassero seguire l'itinerario prestabilito) subito dopo la celebrazione eucaristica. La quota di partecipazione è di 15 euro, ma affrettatevi... non vorremmo dover lasciare a casa nessuno! Per maggiori informazioni si può scrivere all'indirizzo di posta elettronica cgspaullo@libero.it.

giovedì 27 settembre 2007

DOPO LA SCUOLA

Il doposcuola dell’oratorio riparte per il secondo anno e con una bella novità. La regione Lombardia, attraverso i fondi messi a disposizione della legge 23/1999, finanzierà il progetto “Insieme si cresce” (di cui fa parte l’iniziativa del doposcuola), che permette ai ragazzi di Paullo di trovare in oratorio un ambiente per socializzare e studiare. Nei prossimi mesi una quarantina di ragazzi, per la maggior parte delle medie, verrà seguito nello studio da un gruppo di operatori e di parecchi volontari. Qualcuno si fermerà in oratorio anche per il pranzo insieme ad un educatore. Inoltre, verrà tenuto un corso sull’apprendimento del metodo di studio: leggere e comprendere, schematizzare e prendere appunti. Sollecitare il benessere e il cambiamento in senso evolutivo significa avere cura delle relazioni e pertanto porre attenzione alla comunicazione e quindi al rapporto personale. La speranza, quindi, è di offrire ai ragazzi un ambiente sereno e relazioni educative forti, che permettano loro di esprimere al meglio le loro potenzialità, e, quindi, di migliorare il rendimento scolastico. Alle famiglie, un sostegno attento e discreto, nella difficoltà immane di crescere i loro figli in un mondo in continuo cambiamento dove la frenesia, la solitudine, la crisi della famiglia e la mancanza di punti di riferimento sono fonte di smarrimento e di frustrazione nel compito educativo. L’oratorio, come contesto specifico di crescita umana e cristiana dei giovani, costituisce un’agenzia educativa privilegiata, perché già frequentato da molti ragazzi e visto da tutti come un punto valido di riferimento in grado di fornire risposte anche a richieste non esplicite in ambito educativo e formativo.
E dopo la botta di fortuna del finanziamento… non resta che rimboccarsi le maniche e partire!

giovedì 20 settembre 2007

FESTA POPOLARE DELLA SINISTRA UNITA

Il circolo Peppino Impastato di Paullo ha organizzato, dal 21 al 23 settembre, una festa popolare con appuntamenti musicali che vanno dal blues alle canzoni milanesi, siciliane, napoletane e, in chiusura, la proiezione del documentario “Donne contro la mafia”. I ritrovi si terranno tutti presso i giardini della centrale piazza della Libertà, dietro alla biblioteca comunale. Ad aprire la manifestazione, venerdì alle 21.30, la Compagnia dei dialetti di Vignate, il cui spettacolo sarà appunto un omaggio a diverse tradizioni nostrane. Sabato sera, sempre con inizio più o meno alla stessa ora, il chitarrista Max Pierini e il pianista Fabio Nobile si esibiranno invece in un concerto country blues. Domenica, dalle 16.30 ci sarà spazio anche per i più piccoli, per i quali è stato pensato un laboratorio creativo accompagnato da merenda. In serata, infine, la proiezione del documentario e l’estrazione della sottoscrizione a premi organizzata per l’occasione. «Tra razzismi trionfanti e “lotta alla microcriminalità” soprattutto se straniera, c’è chi invece fa festa con la cultura interetnica – leggiamo sul comunicato che presenta l'iniziativa –, battendosi contro la grande criminalità autoctona, per la legalità, per rinnovare la politica e unire la sinistra». Gli appuntamenti sono tutti a ingresso libero.

martedì 11 settembre 2007

LA MADONNA E I FAZZOLETTINI BIANCHI

Festa della Madonna del Pratello. Una ricorrenza centenaria alla quale i paullesi sono particolarmente affezionati e che viene sempre celebrata con una solenne processione. Ma dall'inesauribile creatività che alberga nelle menti degli abitanti di questo paese poteva non nascere una travolgente novità? Neanche a parlarne! Quest'anno si è sentita infatti l'esigenza di accompagnare la Madonna, che fino ad ora se l'era sempre cavata egregiamente da sola, nel Santuario del Pratello con uno sventolio di fazzoletti bianchi che, come in una scena della più struggente Hollywood, si sono accinti a salutarla in un tripudio di braccia agitate al cielo e note suonate dal corpo bandistico. E c'è chi in tutto questo vede già lo spunto per fare del merchandising; è stata infatti resa nota l'idea di far realizzare, per l'anno prossimo, dei fazzoletti recanti l'effige della Madonna stessa! Un'altra felice trovata che, potete scommetterci, non tarderà a diventare una tradizione.

martedì 4 settembre 2007

E ANCHE IL CONSORZIO VA GIÙ

Ecco la sorpresa (in verità annunciata) per i Paullesi al ritorno dalle loro meritate vacanze. Il consorzio agrario non c'è più. Ebbene si, un altro degli edifici che in qualche modo sono entrati nella quotidianità del nostro paese, è stato demolito. Si preparano a fare la stessa fine anche altre costruzioni nella stessa zona, ad esempio le scuole medie, per lasciar posto a una nuova zona residenziale. Non tutte le modifiche apportate al nostro paesaggio urbano destano sorpresa, ma per il consorzio è diverso. Il consorzio è (era) testimonianza di un'epoca, simbolo di una società che non esiste più, ma che continua a costituire le radici del presente. Era proprio necessario distruggerlo? Non si poteva in qualche modo salvarne almeno la facciata?
L'ennesima amnesia nella nostra memoria storica...

sabato 14 luglio 2007

COLTIVIAMO L'EDUCAZIONE E IL BUON SENSO

Se non suonasse a offesa dei Paesi levantini, che hanno una cultura diversa dalla nostra, direi che Paullo quanto a sporcizia degli ambienti pubblici (vie, marciapiedi - che fanno venire il voltastomaco per le deiezioni dei cani - e piazze; i parchi un po' meno perché ci sono i volontari a tenerli puliti!), cioè quanto a maleducazione dei cittadini fa parte di un Paese... levantino, anzi è un paese levantino. Per intenderci, non europeo, neanche del sud-Europa. L'Amministrazione comunale fa molto per tenerlo pulito, ma non può fronteggiare l'inciviltà incallita dei cittadini. Potrebbe indubbiamente fare qualcosa per la repressione del fenomeno, cioè per far imparare l'educazione e la socialità con opportune ammende, che sono l'unico argomento che certa gente capisce. Ma, a parte altre ragioni di cui sospetto e che per ora tengo per me, dal Palazzo dicono che non hanno forze e mezzi sufficienti. Io mi permetto di dire che ciò che manca è, soprattutto, volontà e strategia. Si tratta di distribuzione e rotazione delle risorse, dopo aver individuato gli obiettivi, e non prima di tutto di trovare denari per far fare gli straordinari (chiaramente, molto ambiti e in grado di attivare le energie sopite). Esistono anche i turni nel mondo del lavoro.
Ultimamente durante un funerale, una frotta di parenti, disseminava il percorso verso il cimitero di fiori di tutte le dimensioni, compreso il filo di ferro attorcigliato al gambo, ma i due vigili presenti si sono ben guardati dall'intervenire.
L'inquinamento acustico, specie in questa stagione, non è da meno. Ma come fai a beccare i bulli che impazzano con motorini e moto dallo scappamento irregolare, attorno alla mezzanotte, se non sei lì presente in qualche modo? Come fai, se dopo l'orario d'ufficio non c'è più nessuno in grado di vigilare e la cittadinanza è lasciata completamente in balia dei teppisti sino a giorno seguente inoltrato?

martedì 10 luglio 2007

QUANDO IL ROCK ISPIRA SENTIMENTI POSITIVI

Un gruppo di bravi e volenterosi giovani ha portato a Paullo la musica rock, ed è stata una riuscita iniziativa. Per il secondo anno consecutivo si è svolta infatti (al campo sportivo comunale e non più all’oratorio Pier Giorgio Frassati come nel 2006) la manifestazione benefica Orarock, organizzata dall’associazione di volontariato giovanile Oink fans club in collaborazione con l’oratorio stesso di Paullo e con il patrocinio della Pastorale giovanile della diocesi di Lodi. A sostenere la manifestazione, che lo scorso fine settimana ha offerto tutta l’eterogeneità della musica rock, sono stati anche il comune e la polisportiva di Paullo, oltre al quotidiano «Il Cittadino».
Venerdì sera molto attesa era l’apertura, con un tributo a Luciano Ligabue del gruppo Primaclasse insieme a Max Cottafavi, che ha richiamato un buon numero di appassionati entusiasti. Cottafavi, chitarrista di Ligabue dal 1989, era un po’ il nome di punta in cartellone. A questo primo appuntamento di cover n’è seguito un altro, dai toni musicali un po’ più aggressivi: l’esibizione, sabato sera, dell’hard rock band Mr. Pig di Reggio Emilia. Qui molti amanti del genere, anche gente proveniente da fuori, si sono scatenati divertiti sulle cover degli anni 80 e sui brani della formazione. Già, perché i quattro impavidi e abilissimi musicisti emiliani sono amici dei ragazzi dell’Oink fans club, la compagnia di loro sostenitori che ha sede in Castiraga Vidardo, dove inizialmente si teneva l’Orarock (la prima edizione risale al 2003).
L’impegno dell’associazione è sempre animato da genuino spirito oratoriano: si adopera perché la passione per la musica diventi anche un momento di forte e sana aggregazione. E proprio questo si è visto in quel di Paullo, dove hanno collaborato alla riuscita delle tre serate gratuite di concerti live anche diversi ragazzi del posto. In tutto 25-30 volontari si sono così rimboccati le maniche, chi a predisporre palco, luci eccetera, mantenendo sempre sotto controllo la situazione, chi affaccendandosi al servizio ristoro o nella sottoscrizione a premi; inoltre la giuria che ha decretato i vincitori del concorso musicale per gruppi emergenti organizzato dall’Ufficio pastorale giovanile della diocesi (ai quali vanno 600 euro in buoni per l’acquisto di strumentazioni musicali), domenica sera, era anch’essa composta da giovani intenditori e musicisti.
Nella finale paullese, dopo sette serate eliminatorie negli oratori cui hanno partecipato 21 gruppi del territorio, hanno suonato i lodigiani Mako (che si dedicano al progressive rock e sono i vincitori della sezione “cover”), gli energici LifeStream di Rivolta d’Adda, l’hard rock band Revolver di Lodi Vecchio (che l’ha spuntata nella categoria “original”) e i Marasma General di Melegnano, con il genere musicale Patchanka, ricco di commistioni.
Questa serata conclusiva seguiva la Santa Messa rock celebrata, alle 19, da don Angelo Manfredi, direttore dell’Ufficio pastorale giovanile. È stata insomma una tre giorni di festa vivace e pulita, in cui lo spirito rock è servito questa volta a lanciare positivi messaggi di amicizia e solidarietà, testimoniati anche dall’impegno degli organizzatori a devolvere in beneficenza il ricavato degli incassi, in particolare all’associazione Duchenne parent project, che finanzia la ricerca contro una grave forma di distrofia muscolare detta appunto “morbo di Duchenne”.

lunedì 2 luglio 2007

SORRISI BIELORUSSI

Qualche attento paullese si sarà già accorto che per il nostro paese si stanno aggirando faccine furbe con zazzere bionde un po’ diverse da quelle dei nostri bambini. Al Centro estivo e all’oratorio sono già volti conosciuti: sono i bambini bielorussi che ogni anno trascorrono un periodo di circa un mese e mezzo nelle famiglie. Dal 1999 l’associazione Onlus di Paullo “Insieme aiutiamoli a crescere” organizza soggiorni di salute per bambini dai 7 ai 12 anni.
Al confine con la Bielorussia si trova la tristemente famosa Chernobyl (Ucraina), teatro vent’anni fa di una delle più grandi sciagure nucleari della storia: pare che l'incidente abbia rilasciato una quantità di radiazioni pari a 100 volte quelle rilasciate in occasione della bomba caduta su Hiroshima. Le conseguenze del disastro continuano tutt’ora a provocare severi danni alla salute delle popolazioni colpite. Oltre all’alta percentuale di malattie come leucemie e tumori alla tiroide, si registrano nella popolazione infantile salute cagionevole e facile affaticamento psicologico oltre all’abbassamento delle difese immunitarie. Negli abitanti della zona colpita, inoltre, è diminuita la qualità di vita e molti si sono ritrovati disoccupati o in condizione di povertà; tra gli sfollati sono più alti il numero di suicidi e di alcolizzati.
L’esperienza di accoglienza, in sé molto ricca di solidarietà e umanità, è piuttosto impegnativa, soprattutto per “i nuovi”: per i bambini più piccoli, perché non è facile lasciare la famiglia e la terra d’origine e partire per un altro paese dove trascorreranno sei settimane in una casa di perfetti sconosciuti; per la famiglia ospitante, perché non ci si capisce, perché non si mangiano gli stessi alimenti e i ritmi quotidiani sono completamente scombussolati. L’impatto con questi ragazzi spesso spauriti e malinconici che arrivano con la valigia vuota e gli occhi umidi non è proprio consolante.
Saremo in grado di offrire l’affetto, la pazienza e le attenzioni dei quali hanno bisogno?
Domanda più che lecita. Ma tutto questo sforzo è ampiamente ricompensato dalla ventata di novità che entra nella casa, rimettendo tutti un po’ in discussione, riabituandoci ad essere un po’ più comprensivi e disponibili ad incontrare l’altro e a volergli bene. Certo, non mancano le incomprensioni e magari dei rimproveri per qualche atteggiamento non proprio corretto (in fondo, sono bambini). Il loro soggiorno può diventare anche un’esperienza affettiva ed educativa importante: spesso vivono in famiglie disgregate, affidati a parenti, o più semplicemente in contesti di disinteresse e semi-abbandono. Alcune famiglie paullesi continuano da diversi anni l’esperienza con i ragazzi e l’attesa della vacanza è davvero sospirata sia in Italia sia in Bielorussia.
Il sorriso di questi bambini, che giocano e si entusiasmano per ogni piccola cosa, ci testimonia che per la solidarietà non esistono confini.

domenica 1 luglio 2007

BUON COMPLEANNO, ENRICO

Ai primi di luglio avresti compiuto 31 anni. Ti ricordiamo così, con alcune parole tratte da una canzone indimenticabile. Buon compleanno, Enrico.
S'avvicina lentamente
con incedere elegante
ha l'aspetto trasognato
malinconico ed assente
chi mai sarà
quell'uomo in frac.
Sbadiglia una finestra
sul fiume silenzioso
e nella luce bianca galleggiando se ne va
un cilindro, un fiore e un frac.
Galleggiando dolcemente
lasciandosi cullare
se ne scende lentamente
sotto i ponti verso il mare
verso il mare se va
chi mai sarà
chi mai sarà quell’uomo in frac.
A dieu, a dieu, a dieu, a dieu, addio al mondo intero
ai ricordi del passato
ad un sogno mai sognato
ad un attimo d'amore
che mai più ritornerà.

Da "Vecchio frac" di Domenico Modugno

sabato 30 giugno 2007

CHI HA SENSO NON ASPETTI SENSO

Paullo si candida a diventare la capitale del senso unico e, a giudicare dai lavori fatti in questi giorni su alcune strade cittadine, c'è da scommeterci che ha ben più di una possibilità di farcela. Molte delle vie che fastidiosamente si presentavano come a doppio senso di marcia, sono state infatti rese a senso unico e, già che si era in ballo, qualche senso unico è stato invertito. Tanto per non fare torti a nessuno. Si vocifera che queste trasformazioni siano finalizzate a un ambizioso progetto del comune, quello cioè di avere nell'abitato un vero e proprio autodromo dove ospitare gran premi di formula 1 e moto mondiale, un po' come accade a Montecarlo. Ecco spiegati quindi i sempre più larghi marciapiedi, che danno la possibilità di installare delle tribune, e i conseguenti viali a senso unico.

domenica 27 maggio 2007

LIBRI, CARI AMICI

Leggere è un piacere grande. È arricchimento interiore. È valicare l’orizzonte minimo della nostra spesso nebulosa esistenza effimera per sfiorare un raggio di assoluto. Una bellezza intensa, carica di vita, di mistero, di libertà. Che però va fatta conoscere e amare. Fin da piccoli. Ci crede davvero il professor Maurizio Carnovali, dirigente scolastico delle scuole materna e primaria di Paullo, che da anni si prodiga in collaborazione con il comune nell’organizzare iniziative indirizzate ad avvicinare i piccoli all’amore per la buona lettura. Visite alla biblioteca comunale, incontri con scrittori, biblioteche di plesso. E ora un altro passo: l’attivazione di un vero e proprio servizio di prestito nelle biblioteche delle due scuole primarie di Paullo in collaborazione con le mamme degli alunni. Come nella biblioteca “dei grandi”, dove si prende in prestito un libro e si restituisce entro un certo periodo. Da poco più di un mese, le mamme volontarie si avvicendano per un’ora tutti i giorni a garantire un vero e proprio servizio bibliotecario ai giovani lettori di via Mazzini e via Vigorelli. Coordinate da un gruppo di insegnanti, le mamme hanno dapprima ultimato la catalogazione dei libri (circa 700 per biblioteca) e poi si sono allegramente cimentate a registrare libri e a consigliare letture adatte ai mini lettori. Che spesso sono affascinati da tomi di 200 pagine e sono in prima elementare. È stupefacente la curiosità e l’intraprendenza dei bambini che spesso hanno solo bisogno di essere opportunamente stimolati e guidati in un’avventura che potrà rivelarsi davvero avvincente: quella di preferire la compagnia di una storia fantastica al videogame di moda. Questa è un’altra sfida educativa che è compito della comunità intera: della scuola certamente ma anche delle istituzioni e delle famiglie. Perché anche qui l’unione fa la forza: solo se sentiamo tutti i bambini un po’ figli nostri e insieme ci spendiamo prodighiamo per loro, investiamo nel migliore capitale, quello umano.

giovedì 24 maggio 2007

CHE BELLE LE CATENE GIALLE!

Fedeli lettori, per la serie "Cartoline da Paullo", ecco a voi l'ennesima meraviglia architettonica del nostro paese. Quante volte, passando in via Mazzini, non ci accorgiamo delle formidabili catene gialle che fanno bella mostra di sè davanti alle scuole elementari? L'abitudine rischia di renderci ciechi alla nobile fattura di questa opera che, da tempo immemorabile, unisce estetica e funzionalità donando un senso di protezione alla popolazione paullese. Grazie, care vecchie e bellissime catene gialle!
Bambini siete avvertiti: qualora foste tentati di fuggire dalla scuola, le imperturbabili catene gialle (e gli irremovibili blocchi di cemento annessi) daranno una bella ridimensionata ai vostri sogni di libertà!

sabato 12 maggio 2007

CIAO ROSA

Ciao Rosa,
ti ho visto giovedì sera, avrei voluto dirti tante cose, ma non mi è uscita una parola.
Ti ho abbracciato e ho pianto; volevo essere forte, darti forza e farti sentire l’affetto e il calore di cui sicuramente hai bisogno, ma ti ho guardato e non sono riuscita a dirti proprio nulla. Qualsiasi cosa ti avessi detto poteva sembrare banale e scontata, volevo dirti solo una parola, una parola speciale che facesse tornare nei tuoi bellissimi occhi un lampo di luce.
Poi ho pensato che se il destino avesse portato via una delle mie figlie, non avrei voluto nessuna parola, nessun gesto, nessun abbraccio, avrei voluto solo uno sguardo che nessuno poteva regalarmi: quello di mia figlia.
Io non posso regalarti lo sguardo di Federica, non posso regalarti il suo sorriso, la sua voce o il suo profumo… posso solo dirti che ogni giorno la penserò e penserò a te.
Lei ora è tranquilla, tu devi ritrovare la tua tranquillità, devi raccogliere tutte le tue forze e guardare al domani, perché il domani è Sara, il tuo domani è il suo domani e lei avrà bisogno dei tuoi abbracci e dei tuoi consigli.
Quando giovedì ti ho abbracciato, mi hai detto: “sto male… mi sento vuota…” Hai ragione a sentirti vuota, parte di te è partita con Federica, ma parte di te è qui con noi. La parte di te rimasta qui deve essere piena d’amore, di affetto, di stima, di incoraggiamento, di vita per te stessa, per Sara e per tutte le persone che ti vogliono bene. Fatti coraggio Rosa, fatti forza per alzarti tutte le mattine e ricominciare a vivere, sarà dura è vero, ma guarda avanti, hai ancora una vita da vivere e hai ancora tanto da dare. Federica non sarà con te, ma ti guiderà e tu la ritroverai ogni giorno nel tuo cuore…
Forza Rosa, fatti coraggio e vivi per te, per Sara e per Federica.

mercoledì 9 maggio 2007

CONCERTO DI CHITARRA CLASSICA

Speriamo che venerdì sera I paullesi non disattendano il concerto di chitarra classica all’auditorium “Pier Giorgio Frassati”. A suonare sarà Massimo Cantoro, giovane artista nativo di Milano (classe 1970) che vive e lavora a Lodi. Il musicista ha un’attività concertistica discreta, si è già esibito in diversi teatri e manifestazioni. È un ingegnere meccanico che ha iniziato a studiare musica quando ancora era bambino, e da qualche anno fa anche parte dell’Atelier chitarristico laudense, sodalizio musicale di alcuni amanti della chitarra classica. La serata inizierà poco dopo le 21 e l’ingresso è libero. Il repertorio di Massimo Cantoro è ampio: la scaletta della sua esibizione paullese prevede, tra le altre, l’esecuzione di composizioni dello spagnolo Fernando Sor (1778-1839) e del suo contemporaneo Mauro Giuliani (1781-1829), grande virtuoso della chitarra, oltre che di Raoul Borges (1888-1967), Jorge Cardoso (1949) e Antonio Lauro (1917-1986), uno dei principali maestri latino-americani del secolo scorso.È questo uno degli ultimi appuntamenti culturali prima dell’estate organizzato dall’oratorio “Pier Giorgio Frassati”, che si trova al civico numero 31 di via Mazzini.

sabato 28 aprile 2007

venerdì 16 marzo 2007

UN BACIO A GILDA

Basta una corsa imprevista a spezzare una vita in boccio.
E stroncare speranze e sogni. Chissà quali, chissà quanti. Quelli che Gilda, solo dieci anni e tanta vivacità, ha abbandonato in una sera di marzo sulla curva della via Milano. Un grave incidente, la corsa all’ospedale, gli interventi chirurgici nel tentativo disperato di farla riemergere dalla notte che l’aveva avvolta e che non l’ha più lasciata. Dieci giorni di agonia e poi Gilda se ne è andata. Il miracolo che grandi e bambini supplicavano non è arrivato. Nel frattempo, una gara continua di solidarietà, di attenzioni e di affetto. Tutto un paese toccato nel vivo da un avvenimento tanto grave. Soprattutto i bambini, con domande ingenue e pensieri affettuosi, e le loro mamme, vicine nel cuore e nella generosità, alla mamma toccata dalla tragedia più grande. Le sue maestre, che sicuramente hanno dovuto gestire una situazione di angoscia e pena in classe. Il sacerdote, che ha accompagnato e seguito con delicatezza il calvario della famiglia e ha impartito il Battesimo a Gilda in sala rianimazione. E poi, tante, tante persone anonime, che nemmeno conoscevano la bimba, hanno sperato e pregato per lei, che ce la facesse, che tornasse a casa, che potesse continuare a sorridere. Non è stato così. E, in una splendida giornata di sole, tutti hanno accompagnato Gilda nel suo ultimo viaggio. Nella cappella dell’oratorio, dove la piccola bara bianca è stata portata, un via vai di gente. La foto di una ragazzina bellissima, con un sorriso raggiante. Tanti fiori bianchi e i disegni dei compagni. Mamma Luisa mai sola. Per strada, una moltitudine di gente bianca e nera, sussurri italiani e spagnoli intrecciati in un destino comune. Tutti che condividono un dolore pesante come un macigno, con grande dignità. Anche se era arrivata solo l’anno scorso dall’Ecuador, Gilda era ormai una paullese, una dei nostri. E poi, il grande affettuoso abbraccio finale della comunità, commossa, lacerata nel cuore e profondamente vicina allo strazio dei suoi cari. E a quello di chi guidava la macchina quella sera maledetta. Un’altra vita segnata dal dolore. La chiesa stipata, lacrime e lacrime, e parole toccanti e vere, terribilmente vere di chi ha condiviso davvero la pena. Sgorgate dal cuore, senza retorica, senza melensaggine. Quando è il profondo che parla non si può far altro che ascoltare e riflettere. Forse capire che ogni attimo di vita è davvero un dono prezioso. Che vale la pena spenderlo per il bene. E che la morte è ineluttabile, ma non può privarci di tutto. Che l’amore rimane. Anche se questa vita è poco più di un soffio. Che è destinato però a diventare una brezza eterna. E nella luce di quella giornata che resterà nella memoria dei paullesi, mi piace pensare che Gilda si sia messa a rincorrere le farfalle per i prati spaziosi del Cielo, e che abbia guardato un po’ stupita il lungo corteo al cimitero e la disperazione della sua mamma. Che le abbia sorriso e le abbia mandato un bacio. Anche noi tutti te lo mandiamo, Gilda, ricordati che ti vogliamo sempre bene.

martedì 13 marzo 2007

CIAO GILDA!

Ciao Gilda. Diceva così il cartellone realizzato dai bambini per la loro compagna di scuola. Due parole semplici, arricchite da mille fiorellini di carta, forse per non sembrare troppo pesanti, troppo severe, troppo lontane dal loro mondo di giochi. Ciao Gilda. Il saluto commosso di una minuta folla di personcine con gli occhi sgranati su quella bara bianca. C'è qualche lacrima, qualche sguardo perplesso. Dove sta andando la nostra amica? Poi le piccole mani si uniscono in un applauso.
Gilda non tornerà più a scuola, non giocherà più con loro, questo lo sanno bene, ma oggi vogliono salutarla un'ultima volta. Tutti insieme. "Gilda, ti ricordi la gara di ballo a scuola il giorno del tuo incidente? Ti ricordi com'eri brava? Siamo sicuri che adesso starai facendo le tue giravolte in Paradiso". Timidamente i suoi amici leggono la lettera che le hanno scritto. Lo fanno davanti ai grandi. Chissà se capiscono cosa ti stiamo dicendo?
I grandi si fanno domande da adulti, si chiedono "perchè?". Noi forse siamo ancora troppo piccoli e lo spazio per le domande da adulti non l'abbiamo. Abbiamo però le nostre lacrime, i nostri occhi sgranati, il nostro applauso. E poi abbiamo un cartellone che abbiamo fatto per te: ciao Gilda!

lunedì 12 marzo 2007

AI FORNELLI!

In barba alla cultura dell’hamburger e della coca annacquata dei fast food stagnanti di olio strafritto e di famigliole stipate in tavolacci da casa delle bambole, viene riproposto all’oratorio di Paullo il mini corso di cucina per adolescenti. I giovanissimi partecipanti, da domenica 11 marzo, si cimenteranno nella preparazione di sane e semplici pastasciutte, sfiziosi ma leggeri snack e tramezzini, e accattivanti dessert casalinghi.
Seguiti e consigliati da uno staff di mamme e amiche appassionate di culinaria, in un clima di nostrana allegria, affetteranno, sbucceranno e condiranno come in un gioco spassoso. E chissà che non riescano a preparare invitanti e succulenti manicaretti come quelli fissati in questi scatti del fotografo paullese Antonio Russo. Sicuramente, non mancheranno i piccoli intermezzi, qualche pezzetto di cibo finirà per terra, qualche altro finirà furtivo in qualche boccuccia golosa, ma alle 19.30, con le mani unte e lo stomaco che brontola, tutti via ad apparecchiare il tavolone per la cena insieme. Le signore arriveranno con le pentole fumanti e sotto a chi tocca, i piatti di plastica passati velocemente e riempiti di fumante pietanza. Intanto si canterà, il sempre benvoluto don Guglielmo si siederà tra i ragazzi e mangerà con loro, chiacchierando amabilmente. Finalmente ci si rilasserà tutti, si assaporeranno i frutti delle fatiche comuni e ci si potrà anche lasciar andare in qualche frivola chiacchierina. Come in una grande famiglia… Alla fine, tutti a sparecchiare e a riordinare, mentre le donne laveranno e riassetteranno la cucina. E dopo i saluti, via a casa perché il lunedì ricominciano la scuola e le fatiche quotidiane. Però, con quel senso di leggerezza e di serenità che solo la genuinità delle cose fatte insieme e condivise possono donare.

sabato 10 marzo 2007

NOTE POPOLARI PER L'8 MARZO DELLE PAULLESI

Per un gruppo di persone, a Paullo, “esserci” vuole dire vivere intensamente, partecipare con l’anima e l’impegno a un progetto di vita che coinvolga quanta più gente possibile. Si tratta di alcuni amici che desiderano tenere vivo il ricordo di una giovane che amava i viaggi, la musica, lo studio, e che per questo organizzano spettacoli sempre molto sentiti, momenti di apertura alla comunità che vogliono regalare anche e soprattutto gioia e speranza. Così, per stasera hanno pensato di festeggiare tutte le donne con un concerto per beneficenza del gruppo Jentu, che proporrà musiche popolari di luoghi diversi, dalle Ande degli Inti Illimani alla regione dei Baschi, dall’Irlanda ai ritmi mediterranei fino a Fabrizio De Andrè, alla Nuova compagnia di canto popolare e Davide van de Sfroos. La formazione, costituitasi di recente, salirà sul palco dell’auditorium “Pier Giorgio Frassati” (via Mazzini 31) dalle 21. Il costo del biglietto, reperibile all’ingresso, è di 10 euro e gli utili della serata saranno devoluti al Comitato paullese di solidarietà, che destina i fondi a varie associazioni. L’evento è patrocinato dall’amministrazione comunale.
I nomi dei musicisti che si esibiranno probabilmente suonano sconosciuti a molti, ma sono quelli di affermati professionisti: il violinista Angapiemage Galliano Persico ha un copioso e variegato bagaglio di esperienze e dalla fine degli anni 90 lavora con Davide van de Sfroos, cantore del lago di Como; Tiziana Zoncada, cantante, nel 2005 ha seguito tra l’altro le coreografie del fortunato “Akuaduulza tour” dello stesso van de Sfroos. Nel 2006 hanno fondato appunto gli Jentu, che nel dialetto di alcune regioni del Mediterraneo significa “vento”. «Come il vento, così la musica non può essere fermata, e unisce tutti i popoli attraversando i problemi e le speranze della gente semplice, che molto spesso sono sostenuti proprio dalle donne» fa notare Renato Castelli, il quale ha fortemente voluto questa serata.
Il ricordo da rinnovare è quello di Eliana, la giovanissima figlia che Castelli e sua moglie Rita hanno perso più di due anni fa. I coniugi ci tengono tantissimo ad avvicinarsi agli altri e stanno provando a riemergere un po’ dalla cupa voragine del dolore organizzando degli spettacoli (questo è il quarto) adatti a tutte le età, in cui al talento di valenti musicisti e attori si accompagna sempre una bella e profonda corrente di sentimento. Insieme ad alcune persone a loro vicine si propongono come “Esserci (perché il ricordo diventi futuro)”.
Con Galliano Persico e la Zoncada ci saranno stasera anche Max Malavasi (batteria e percussioni), Massimo Villa (chitarra), Roberto Parlotti (fisarmonica), Davide Aldini (flauto) ed Edoardo Perlasca, chitarrista e voce della Bandesfroos. Inoltre parteciperanno i giovani del gruppo teatrale Frontiera di Paullo, che volentieri ogni volta si lasciano coinvolgere per leggere e interpretare le parole scritte da Renato e Rita Castelli. Ed è bello vedere che l’abbraccio della comunità paullese a questa famiglia parte proprio da loro, il cui entusiasmo appartiene a un flusso vitale inarrestabile.

lunedì 5 marzo 2007

ANCHE PAULLO NEL FIRMAMENTO DELLA LETTERATURA

In tanti ci sentiamo artisti, in tanti scriviamo o dipingiamo, ma quanti sono i veri “artisti”? Un banco di prova per aspiranti poeti e scrittori può essere il premio letterario nazionale “Lago Gerundo” di Paullo, arrivato quest’anno alla quinta edizione. Mentre l’industria editoriale lamenta che non si legge più, che i libri non si vendono, ecco il paradosso: in Italia pullulano i concorsi artistico-letterari. Nel nostro paese ne esistono infatti oltre cinquemila, e in questo firmamento anche la cittadina di Paullo ha voluto assolutamente esserci.
La gestione economica e tecnica del premio “Lago Gerundo” è del comune, mentre quella artistica è del valente autore Franco Celenza. Inoltre ci sono i patrocini della regione Lombardia e delle province di Milano e Lodi.
Fino al 31 marzo si possono inviare i propri elaborati alla biblioteca comunale per concorrere nelle sezioni riguardanti poesia, narrativa, anglistica, teatro, saggistica e giovani autori. Eccetto per quest’ultima, i vincitori unici di ognuna di esse riceveranno 500 euro ciascuno. La quota di partecipazione (non richiesta ai giovani, premiati con buoni per l’acquisto di libri, Cd o Dvd) è di 25 euro. Chi volesse informazioni precise può trovare il bando sul sito www.comune.paullo.mi.it o scrivere ad associazionefrontiera@hotmail.com.
E non è finita, anche per la giuria le cose sono state fatte in grande: a comporla l’editore Nicola Crocetti, il professore universitario John Meddemmen, il poeta Giancarlo Pontiggia, lo storico del teatro Giovanni Antonucci, la paullese dottoressa Rosy Lorenzini e lo stesso Celenza. Insomma, nomi autorevoli ai quali si aggiungono quelli degli attori e doppiatori Enrico Bertorelli, Enrico Maggi e Raffaele Farina, che nel corso della premiazione (sabato 5 maggio) reciteranno alcuni brani dai testi vincitori. Come annunciato, così la cerimonia conclusiva presso la Casa dell’acqua di via Buonarroti sarà quindi sia un momento di cultura sia di spettacolo. Che ci auguriamo però un po’ più rapido e leggero rispetto agli anni passati.

venerdì 2 marzo 2007

IL RITRATTO DI UNA PARTE DEL MONDO

Che bella l’espressione paciosa di Gian Pietro Mariani. Il presidente dell’associazione “Paullo for Kenya” nelle fotografie sorride sempre, specie quando è in mezzo ai bambini di Karungu. E sono tantissimi gli scatti che lo ritraggono nella Savana sulla sponda destra del grande lago Vittoria, dove più volte durante l’anno si reca ad aiutare padre Giuseppe Borlini, dell’ordine dei Passionisti.
Ostinazione e buona volontà l’hanno portato a mettere in piedi un sodalizio che dal 1997 lavora per la zona di missione di padre Borlini, assai depressa: i fondi raccolti in questi dieci anni sono serviti per costruire in alcuni villaggi complessi scolastici, un acquedotto e di recente un pozzo artesiano a Karungu. A quest’ultima impresa, da perfezionare nell’imminente, hanno contribuito il Cap (Consorzio acqua potabile della provincia di Milano) e i comuni di Paullo, Colturano, Cervignano d’Adda, Merlino e Tribiano, oltre a numerosi benefattori privati. Mariani, classe 1938, impresario edile, ha sempre partecipato direttamente ai lavori con altri associati. Attualmente “Paullo for Kenya” conta 228 soci e riesce a portare avanti una sessantina di adozioni a distanza.
L’anno scorso il simpatico paullese è stato addirittura nominato Cavaliere al merito della Repubblica italiana. Onorificenza meritatissima, giacché di volontariato ne ha svolto parecchio: dalle sue oltre centoquaranta donazioni di sangue agli spettacoli organizzati per la parrocchia, con un Mariani macchiettista imitatore cantante, animato dal medesimo slancio vitale che lo ha portato a fondare lo Sci club e il Gruppo podisti paullesi, di cui è ancora presidente.
A casa di Mariani c’è un’atmosfera di cordialità, di bonomia e di entusiasmo: sotto gli occhi attenti della sua vice, Antonella Damini, l’infaticabile presidente racconta il sud-ovest del Kenya tra foto, ricordi, nuovi progetti e qualche bicchiere di buon vino (che è vietato rifiutare!). Con poche parole ma con tanto vero sentimento, ci rappresenta il ritratto di una parte del mondo che soffre povertà, miseria e malattie (il distretto di Karungu è messo in ginocchio dall’Aids, che ha causato molte morti e molti orfani, spesso malati anch’essi). Ma ciononostante, trova ancora la forza di sperare e sognare grazie ai contributi, anche piccoli ma pur sempre preziosi, di una miriade di persone dal cuore grande.

mercoledì 28 febbraio 2007

DEPRESSIONE: UN MALE CURABILE

L’incontro di venerdì 23 febbraio all’oratorio di Paullo, dal titolo “La depressione: come riconoscerla, come curarla (come valorizzarla?)” ha riscosso buon successo anche se, vista l’attualità del tema trattato, non c’è stato un vero e proprio “pienone”. Relatrice della conferenza è stata la psichiatra Silvana Bertella, specialista di depressione nei bambini e adolescenti per l’associazione "La nostra famiglia”, opera principale di don Luigi Monza, che svolge assistenza socio-sanitaria, istruzione e formazione finalizzate in particolare a persone disabili e svantaggiate. La serata si è aperta col saluto di un don Ferdinando Sudati, acuto indagatore delle realtà umane oltre che divine.
Non è facile diagnosticare la malattia depressiva, una patologia molto diffusa che causa gravi disagi oltre che al paziente, alla sua famiglia e alla società. La depressione non è quella tristezza fisiologica che ogni essere umano sperimenta quando prova sfiducia e malinconia in seguito alla compromissione di uno scopo con conseguente senso di perdita. La depressione è una patologia grave che non si risolve spontaneamente, ma che presenta una serie di sintomi ben precisi che perdurano nel tempo. La persona affetta da depressione incomincia con l’avvertire un disagio e non si riconosce più, si sente profondamente cambiata rispetto a com’era prima, cioè: abulica, molto rallentata e stanca; senza volontà, non riesce a reagire e a nulla valgono i tentativi di chi le consiglia di impegnarsi ad affrontare la sua condizione, anzi possono risultare controproducenti, perché innescano nella persona malata sensi di colpa e incapacità; disinteressata, anche nelle più semplici azioni quotidiane (lavarsi, vestirsi ecc…); disperata, non si proietta nel futuro, vede solo il niente davanti a sé; inibita psichicamente, fatica a pensare; addolorata moralmente, sperimenta il vuoto interiore; pessimista, in frattura con la realtà. Vede solo i lati negativi e non è in grado di prendere decisioni. La conseguenza estrema, il suicidio, è fortunatamente rara; il soggetto soffre inoltre di disturbi neurovegetativi (perturbazioni del ciclo sonno-veglia, dell’appetito, del desiderio sessuale…); emotivamente provato, incapace di entrare in sintonia con la realtà, non è reattivo.
Una volta accertata la condizione di depressione, è necessario che il paziente si affidi a uno specialista che lo tratti con i farmaci adatti, con la psicoterapia e con la psicoeducazione (è estremamente importante che il malato venga adeguatamente informato sulla depressione e sulla terapia). I farmaci aiutano il depresso a superare la condizione di stanchezza, di disagio fisico e migliorano il tono dell’umore, ma occorre anche una terapia psicologica per riparare il male psichico e interiore e prevenire le ricadute, che possono presentarsi nei cambi di stagione o in momenti di difficoltà e stress. Infatti, la depressione è una malattia complessa, con cause genetiche, dovute alle interazioni di diversi geni predisponenti (malattia multifattoriale) e cause esterne (un problema, un lutto, una malattia…) che scatenano la malattia. Della prevenzione è anche responsabile il paziente stesso, che è chiamato a modificare lo stile di vita (e di pensiero) imparando a dominarsi, a riconoscere i propri limiti (nessuno è perfetto!), a non sentirsi sempre obbligato a “dover fare”, a pensare positivo. A tal riguardo, l’attento don Sudati ha distribuito come “gadget” un libricino intitolato Piccoli passi contro la depressione, pensieri, poesie e preghiere da lui stesso raccolti, che tirano su il morale e aiutano a cogliere gli aspetti migliori dell’esistenza.
Moltissimi gli interventi, spesso storie personali di depressione, tesi a chiarire la natura della malattia mentale (così difficile da accettare!), le difficoltà anche economiche delle terapie, i problemi della famiglia del malato che necessita sempre di sostegno… Purtroppo, forse anche a causa della tarda ora, non è stata affrontata la parte sicuramente più affascinante della conferenza, cioè la valorizzazione della depressione… forse ognuno di noi può cercare la sua risposta leggendo nel proprio intimo e incominciare già a prevenire la depressione considerandola anche per un aspetto positivo che può recare in sé. Quale? A voi l’ardua sentenza.

lunedì 19 febbraio 2007

POCHI CARRI...MA DAVVERO BUONI!

La popolazione paullese e limitrofa era praticamente tutta in strada e in piazza domenica 18 febbraio, in un primo pomeriggio soleggiato e denso di allegria. L’occasione di ritrovo è stata la sfilata dei carri allegorici di carnevale per le vie principali del paese, organizzata dai rioni cittadini. Una pausa di allegria genuina davvero sentita e partecipata che è diventata ormai da anni un atteso appuntamento.
Quest’anno purtroppo i carri erano solo quattro, ma tutti molto simpatici e divertenti. Niente di particolarmente elaborato o tecnologico, per carità, ma sicuramente frutto di un lavoro impegnativo e ben organizzato. Grazie ai fantasiosi organizzatori e ai concentrati partecipanti, lo spettacolo è stato esilarante. Non è mancato il pittoresco contorno di mascherine scorazzanti e piogge di stelle filanti e coriandoli, e l’irresistibile coro con orchestra (quest’anno una parodia “alcolizzata” del celebre “Kasacioff”) di quegli artisti dello sghignazzo che si raggruppano nel Club degli Amici.
Apriva la rassegna il carro dei “Tiro…paullesi” del rione San Tarcisio, una sarabanda folk-paesana di cappelli di feltro e vestiti tipicamente montanari con boccalone di birra di rito; seguiva il carro della parrocchia, con odalische luccicanti che danzavano su ritmi demenzial-indiani al seguito di un maestoso Maharaja (così si scrive) bianco-oro vestito. “La primavera la riva” con farfallone ad ali spiegate, carro di San Giovanni Bosco, inondava di spumeggiante vitalità con una fiumana di insetti coloratissimi e fatine fluo-tecno.
Due personaggi sbalorditivi hanno fatto sbellicare dalle risate i migliaia di presenti grandi e piccini: il prete mascherato, un’ape alta quasi due metri (paura!), e una Primavera “simil-botticelliana” interpretata da un noto personaggio oratoriano, con parrucca bionda e abito dorato letteralmente ricoperto da mazzi di fiori finti variopinti. Ultimo, ma sempre per finire in bellezza, il carro dei Kasacioff, omoni sorprendentemente alti (che avessero i trampoli?) con parruccone, colbacco e veste rossa fino ai piedi, che, con studiata serietà e una coreografia degna del Bolscioj, cantavano “Vò a ca ciucc, la vodka la me speta…”. Come tradizione, chiusura con l’inno paullese “Viva Peder de luganegh!”.
Peccato, è tutto finito così in fretta! Ma la densità del divertimento è stata davvero alta! Arrivederci al prossimo carnevale!