giovedì 14 febbraio 2008

A PROPOSITO DI SEMAFORI

L'inchiesta era iniziata con accertamenti nel Comune di Segrate
Semafori «killer», indagati due capi dei vigili

Avvisi di garanzia per i comandanti della polizia locale di Spino d'Adda e Paullo. La Guardia di finanza ha sequestrato sei dispositivi T-red

Semafori «truccati», nuova puntata. I comandanti dei vigili urbani di Spino d'Adda e Paullo, nel Milanese, sono indagati per turbativa d'asta nell'ambito dell'inchiesta iniziata con accertamenti nel Comune di Segrate. La Guardia di finanza ha sequestrato due T-red, dispositivi fotografici ed elettronici per rilevare le infrazioni degli automobilisti, a Spino e altri quattro a Paullo. Ai capi dei vigili sono stati consegnati avvisi di garanzia. L'indagine è coordinata dal pm Alfredo Robledo. Il caso era nato con gli accertamenti su quello che era stato definito il «vampiro rosso» di Segrate, un semaforo tarato in modo da rendere pressoché impossibile passare con il giallo senza che scattasse il rosso.

INCIDENTE
- Le multe emesse dai T-red sequestrati dai militari sono circa 15mila, 9mila a Paullo e 6mila a Spino d'Adda. E a Paullo i finanzieri hanno avuto modo di verificare i rischi che i T-red anomali possono causare. Mentre stavano smontando gli apparecchi hanno assistito a un incidente in diretta: un autoarticolato, di fronte al semaforo giallo, ha immediatamente arrestato la marcia rendendo inevitabile all'auto che seguiva un tamponamento. Per quanto riguarda le gare d'appalto la Gdf aveva già acquisito le carte relative alle procedure. Le due società coinvolte nelle indagini della Procura di Milano sono la Citiesse e la Scae.

13 febbraio 2008


tratto da "ViviMilano" - Corriere della sera

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Art. 385 Regolamento del C.d.s.:
Comma 1: qualora la contestazione... non abbia potuto aver luogo all'atto dell'accertamento della violazione, L'ORGANO ACCERTATORE compila il verbale con gli elementi... e lo trasmette all'ufficio da cui dipende.
Comma 2: L'UFFICIO O COMANDO... provvede alla notifica a norma dell'art. 386

art. 6 quater del D.L. 12/01/1991 n.6, convertito nella L. 15/03/1991 n. 80:
...Ove per la validità (di atti amministrativi ndr) sia prevista l'apposizione di firma autografa, la stessa è sostituita dalla indicazione a stampa, sul documento prodotto dal sistema automatizzato, del nominativo del soggetto responsabile. In tal caso, il contenuto del documento è valido fino a querela di falso.

Da queste CHIARE E SEMPLICI norme reperibili su un qualsiasi Codice della Strada, devo dedurre che il Comandante della Polizia Locale di Paullo si recava quotidianamente a Rimini (sede della Maggioli) a stampare e visionare i verbali, poichè mi risulta che i verbali stessi riportassero il timbro dell'ufficio postale di Rimini...
Bah, se proprio la prevenzione volevano fare, bastava mettere la pattuglia all'incrocio... chi avrebbe detto nulla?
Ho paura che l'Amministrazione pensava, come altri, di chiudere qualche buco... con le multe che arrivavano a casa dopo 3 mesi... alla faccia della prevenzione.
Peccato.

Anonimo ha detto...

caro anonimo,
la tua lettura del codice è a dir poco superficiale, ti invito ad approfondire meglio e a non considerare verità tutto ciò che leggi sui giornali, soprattutto per come vengono spiegate le cose. ciao

Anonimo ha detto...

L'accusa di superficialità nella "lettura" di norme giuridiche parla da sola, anche perchè la mia è stata semplicemente un'opera di "trascrizione", se forse ti hanno confuso i puntini di sospensione, erano dovuti ad esigenze di spazio e brevità. Credo poi che le norme vadano "interpretate" SOLO quando non risultano essere CHIARE ed APPLICABILI, fattispecie che non credo possa essere rilevata in questo caso.
Purtroppo speravo che il riportare le norme avrebbe convinto che la mia opinione non derivava da tutte le imprecisioni riportate sui giornali ma tant'è.
Parli da una posizione di "conoscenza approfondita", allora non limitarti a censurare l'opinione (seppur probabilmente sbagliata) degli altri ma spiega a chi, come me, non ha la possibilità di avere in tasca la vertià.
Spero però che non arrivi anch'essa da una interpretazione.
Grazie
P.S.
Le buste con il timbro di Rimini, non me le sono inventate, forse effettivamente c'è un'altra possibilità: tutti verbali redatti a Paullo venivano trasportati a Rimini per essere spediti... o viceversa.

Anonimo ha detto...

Come sempre, nell'italietta di politicanti fatti di nani e ballerine, di istituzioni sempre più di palazzo che di partecipazione, la colpa è sempre degli altri. Nella squallida vicenda dei semafori di Paullo si chiede conto ad un dipendente. Ma i "politici" locali, non hanno responsabilità? Chi e perchè ha deciso l'installazione di questi semafori? L'Assessore alla viabilità non si e' accorto che il numero (9.000?) elevato di multe (e quindi di cittadini colpiti) e di spropositati incassi (1 milione di Euro?) sono per Paullo un'esagerazione?
In un paese normale, un Assessore responsabile si sarebbe già dimesso. Ma queste dimissioni non arriveranno. Occorrerà attedere la scadenza del mandato amministrativo per mandarlo a casa.

Anonimo ha detto...

Superficiale? Io direi che la risposta è molto superficiale... sono stati citati codice e articoli... vogliamo pure spingerci a indicare sentenze ed interpretazioni? Io direi che oramai sarà il giudice a dare risposta e che sicuramente un T-red serve soltanto a rimpinguare la casse depauperate del Comune.