sabato 14 luglio 2007

COLTIVIAMO L'EDUCAZIONE E IL BUON SENSO

Se non suonasse a offesa dei Paesi levantini, che hanno una cultura diversa dalla nostra, direi che Paullo quanto a sporcizia degli ambienti pubblici (vie, marciapiedi - che fanno venire il voltastomaco per le deiezioni dei cani - e piazze; i parchi un po' meno perché ci sono i volontari a tenerli puliti!), cioè quanto a maleducazione dei cittadini fa parte di un Paese... levantino, anzi è un paese levantino. Per intenderci, non europeo, neanche del sud-Europa. L'Amministrazione comunale fa molto per tenerlo pulito, ma non può fronteggiare l'inciviltà incallita dei cittadini. Potrebbe indubbiamente fare qualcosa per la repressione del fenomeno, cioè per far imparare l'educazione e la socialità con opportune ammende, che sono l'unico argomento che certa gente capisce. Ma, a parte altre ragioni di cui sospetto e che per ora tengo per me, dal Palazzo dicono che non hanno forze e mezzi sufficienti. Io mi permetto di dire che ciò che manca è, soprattutto, volontà e strategia. Si tratta di distribuzione e rotazione delle risorse, dopo aver individuato gli obiettivi, e non prima di tutto di trovare denari per far fare gli straordinari (chiaramente, molto ambiti e in grado di attivare le energie sopite). Esistono anche i turni nel mondo del lavoro.
Ultimamente durante un funerale, una frotta di parenti, disseminava il percorso verso il cimitero di fiori di tutte le dimensioni, compreso il filo di ferro attorcigliato al gambo, ma i due vigili presenti si sono ben guardati dall'intervenire.
L'inquinamento acustico, specie in questa stagione, non è da meno. Ma come fai a beccare i bulli che impazzano con motorini e moto dallo scappamento irregolare, attorno alla mezzanotte, se non sei lì presente in qualche modo? Come fai, se dopo l'orario d'ufficio non c'è più nessuno in grado di vigilare e la cittadinanza è lasciata completamente in balia dei teppisti sino a giorno seguente inoltrato?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Primo: rieduchiamoci alla convivenza civile, materia di studio nelle scuole ma poi spesso malpraticata.
Secondo: sollecitiamo uffici e persone cui compete l'ordine pubblico e la sicurezza a intervenire perchè le tasse le paghiamo care e salate e in questo caso i nostri soldi sarebbero ben spesi.
Terzo: sanzioni a chi trasgredisce, perchè la mancanza di rispetto delle regole va punita