domenica 13 gennaio 2008

VISITA ALLA PINACOTECA AMBROSIANA

Per sabato 1 marzo, l’associazione culturale C. g. s. Sprint organizza una visita guidata alla pinacoteca Ambrosiana di Milano. Ritrovo davanti all’oratorio Pier Giorgio Frassati di Paullo alle 9 e partenza con mezzi propri. Costo: 8 euro. Chi fosse interessato è pregato di segnalare la propria partecipazione presso il bar dell’oratorio di Paullo oppure al responsabile dello stesso oratorio, don Guglielmo Cazzulani. Si può anche telefonare al numero 02 90632023, o scrivere una email all’indirizzo cgspaullo@libero.it
Vi aspettiamo numerosi.
C. g. s. Sprint, associazione per l’arte, la cultura e il tempo libero

Breve storia della pinacoteca Ambrosiana
Ideata fin dal 1607 e costituita nel 1618, doveva servire, nell’intenzione del fondatore Federico Borromeo, di sussidio e di modello a una futura Accademia di belle arti per la formazione e l’educazione del gusto estetico, in conformità ai dettami del concilio di Trento.
L’accademia fu difatti istituita nel 1621, e primo presidente fu il pittore Giovan Battista Crespi detto il Cerano. La nuova istituzione, agli inizi, ebbe vita fiorente: vi aderirono architetti, pittori e scultori insigni, quali il Biffi, il Mangone, il Procaccini, il Morazzone, Daniele Crespi, il Nebbia; ma più tardi decadde, finché, nel 1776, cessò di esistere. Rimase, però, e si sviluppò sempre di più la quadreria, che lo stesso cardinale Federico aveva descritto nel volume il Musaeum del 1625, e che annoverava già opere di Raffaello, Leonardo, Luini, Tiziano, Caravaggio, Brueghel, il meglio dell’intera raccolta tuttora esistente. All’epoca della donazione del 1618, si contavano circa 250 dipinti tra originali e copie (una trentina); ora si contano più di 1.500 opere su tavola, su tela e su rame. Fanno parte di questa collezione: la galleria Resta, o galleria portatile, cosiddetta perché riunita in un volume di grande formato e comprendente 248 disegni di vari maestri con alla testa Raffaello; il codice Atlantico di Leonardo con i suoi 1750 disegni di carattere tecnico-scientifico e il grande cartone di Raffaello raffigurante la Scuola d’Atene (m 8,04 x 2,85), acquistato dal cardinale Federico per l’accademia, che presenta alcune piccole varianti rispetto all’affresco vaticano della stanza della Segnatura.
Tra i dipinti più famosi della pinacoteca Ambrosiana vanno segnalati: il Musico di Leonardo, la Canestra di frutta del Caravaggio, il Ritratto di dama di Giovanni Ambrogio De Predis, la Madonna del padiglione del Botticelli, il Presepe del Barocci, l’Adorazione dei magi del Tiziano, la Sacra Famiglia del Luini, il Fuoco e l’Acqua di Brueghel.
Unito alla pinacoteca è anche il museo Settala, uno fra i primi d’Italia, fondato dal canonico Manfredo Settala (1600-80) ed entrato all’Ambrosiana nel 1751. E’ una specie di museo di storia delle scienze con varie curiosità di ogni tempo.
(da http://www.ambrosiana.it/)

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