martedì 13 marzo 2007

CIAO GILDA!

Ciao Gilda. Diceva così il cartellone realizzato dai bambini per la loro compagna di scuola. Due parole semplici, arricchite da mille fiorellini di carta, forse per non sembrare troppo pesanti, troppo severe, troppo lontane dal loro mondo di giochi. Ciao Gilda. Il saluto commosso di una minuta folla di personcine con gli occhi sgranati su quella bara bianca. C'è qualche lacrima, qualche sguardo perplesso. Dove sta andando la nostra amica? Poi le piccole mani si uniscono in un applauso.
Gilda non tornerà più a scuola, non giocherà più con loro, questo lo sanno bene, ma oggi vogliono salutarla un'ultima volta. Tutti insieme. "Gilda, ti ricordi la gara di ballo a scuola il giorno del tuo incidente? Ti ricordi com'eri brava? Siamo sicuri che adesso starai facendo le tue giravolte in Paradiso". Timidamente i suoi amici leggono la lettera che le hanno scritto. Lo fanno davanti ai grandi. Chissà se capiscono cosa ti stiamo dicendo?
I grandi si fanno domande da adulti, si chiedono "perchè?". Noi forse siamo ancora troppo piccoli e lo spazio per le domande da adulti non l'abbiamo. Abbiamo però le nostre lacrime, i nostri occhi sgranati, il nostro applauso. E poi abbiamo un cartellone che abbiamo fatto per te: ciao Gilda!

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