venerdì 2 marzo 2007

IL RITRATTO DI UNA PARTE DEL MONDO

Che bella l’espressione paciosa di Gian Pietro Mariani. Il presidente dell’associazione “Paullo for Kenya” nelle fotografie sorride sempre, specie quando è in mezzo ai bambini di Karungu. E sono tantissimi gli scatti che lo ritraggono nella Savana sulla sponda destra del grande lago Vittoria, dove più volte durante l’anno si reca ad aiutare padre Giuseppe Borlini, dell’ordine dei Passionisti.
Ostinazione e buona volontà l’hanno portato a mettere in piedi un sodalizio che dal 1997 lavora per la zona di missione di padre Borlini, assai depressa: i fondi raccolti in questi dieci anni sono serviti per costruire in alcuni villaggi complessi scolastici, un acquedotto e di recente un pozzo artesiano a Karungu. A quest’ultima impresa, da perfezionare nell’imminente, hanno contribuito il Cap (Consorzio acqua potabile della provincia di Milano) e i comuni di Paullo, Colturano, Cervignano d’Adda, Merlino e Tribiano, oltre a numerosi benefattori privati. Mariani, classe 1938, impresario edile, ha sempre partecipato direttamente ai lavori con altri associati. Attualmente “Paullo for Kenya” conta 228 soci e riesce a portare avanti una sessantina di adozioni a distanza.
L’anno scorso il simpatico paullese è stato addirittura nominato Cavaliere al merito della Repubblica italiana. Onorificenza meritatissima, giacché di volontariato ne ha svolto parecchio: dalle sue oltre centoquaranta donazioni di sangue agli spettacoli organizzati per la parrocchia, con un Mariani macchiettista imitatore cantante, animato dal medesimo slancio vitale che lo ha portato a fondare lo Sci club e il Gruppo podisti paullesi, di cui è ancora presidente.
A casa di Mariani c’è un’atmosfera di cordialità, di bonomia e di entusiasmo: sotto gli occhi attenti della sua vice, Antonella Damini, l’infaticabile presidente racconta il sud-ovest del Kenya tra foto, ricordi, nuovi progetti e qualche bicchiere di buon vino (che è vietato rifiutare!). Con poche parole ma con tanto vero sentimento, ci rappresenta il ritratto di una parte del mondo che soffre povertà, miseria e malattie (il distretto di Karungu è messo in ginocchio dall’Aids, che ha causato molte morti e molti orfani, spesso malati anch’essi). Ma ciononostante, trova ancora la forza di sperare e sognare grazie ai contributi, anche piccoli ma pur sempre preziosi, di una miriade di persone dal cuore grande.

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